Per un pugno di euro
Le industrie farmaceutiche attraverso le loro attività di marketing e pubblicità, portate avanti con veemenza e utilizzando una buona fetta del loro fatturato, tentano – con successo – di influenzare i comportamenti prescrittivi dei professionisti sanitari, come riconosciuto a livello internazionale ed europeo da specifiche associazioni, tra cui la più nota è sicuramente l’Health Action International, che collabora sia con l’OMS che con l’Unione Europea su questi temi.[1] Purtroppo quasi mai i professionisti della sanità ricevono un’adeguata preparazione a livello accademico né sul campo ad affrontare e valutare le informazioni scientifiche ricevute attraverso le attività di marketing: anche per questo l’OMS ha realizzato una pubblicazione di supporto ad hoc, che dovrebbe facilitare l’introduzione di questa tematica anche nei curricula formativi accademici[2].
Ersilia Sinisgalli
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6/2/2020
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