Pfas: il Tar dà il via libera per produrre più C6O4 a Spinetta Marengo

Il Tar del Piemonte respinge il ricorso di Legambiente contro la produzione di Pfas nello stabilimento ex Solvay a Spinetta Marengo (Alessandria) e apre le porte per un’estensione della produzione dello C6O4. Intanto il biomonitoraggio dell’Asl rivela: sangue contaminato in
un caso su due

Il Tar del Piemonte respinge il ricorso di Legambiente contro la produzione di Pfas nello stabilimento ex Solvay a Spinetta Marengo (Alessandria) e apre le porte per un’estensione della produzione dello C6O4. Il Tar, in particolare, si è espresso in merito all’autorizzazione integrata ambientale(Aia) concessa dalla Provincia di Alessandria nel febbraio 2021 a Solvay (oggi Syensqo) per l’estensione della produzione e l’uso di C6O4. Una nota dell’azienda, riporta la Stampa, spiega come “l’iniziale ricorso proposto cautelativamente da Solvay è stato anch’esso respinto e superato soprattutto grazie allo spontaneo adeguamento da parte della stessa Solvay alle prescrizioni dell’Aia”.

Il biomonitoraggio: Pfas nel sanguein un caso su due

Intanto, emergono le prime informazioni relative al biomonitoraggio che l’Asl ha condotto sugli abitanti della zona vicina al polo chimico: una persona su due ha tracce di Pfas nel sangue. Flavio Viscardi, che lavora nella sezione amministrativa dell’Asl di Alessandria, ha dichiarato al Corriere della Sera: “Stiamo consegnando i referti alle persone che hanno preso parte al monitoraggio, ci sono arrivati lunedì dai laboratori analisi della Regione e saranno incrociati con i dati dei questionari somministrati a chi ha deciso di partecipare allo studio. È verosimile pensare che entro la metà di maggio avremo terminato questa attività e allora, solo allora, potremo diffondere i dati, ovviamente aggregati e in forma anonima”. Si partiva da una base di circa 130 persone, la popolazione che sapevamo essere esposta dopo aver campionato vegetali e animali dei loro orti e giardini, ha spiegato Viscardi, che ha aggiunto: “in una parte di queste persone, una settantina, effettivamente abbiamo trovato tracce dei Pfas e gli abbiamo proposto esami del sangue mirati”.

Regione Piemonte: risultati tranquillizzanti

La Regione, che ha comunque definito “tranquillizzanti” i risultati, sta predisponendo un sistema di esenzione per chi volesse fare ulteriori screening. “Da una prima valutazione degli esiti del biomonitoraggio sperimentale – scrive la Regione Piemonte – emerge un quadro relativamente tranquillizzante rispetto alla presenza dei Pfas storici, che risultano mediamente sotto la soglia dei 20 nanogrammi/millilitro, individuato dalle National Academies of Sciences (NAS) quale limite di attenzione. Tale limite viene invece superato in alcuni casi, se alla sommatoria dei Pfas previsti dalla Nas si somma la presenza di Adv – miscela di congeneri con differenti caratteristiche per il quale non esistono limiti”.

Lombardi (Legambiente): “Biomonitoraggio non valido, serve indagine corretta”

Claudio Lombardi (Legambiente), ex assessore e portavoce del comitato Stop Solvay, ha commentato al Corriere della Sera: “Per noi questo biomonitoraggio non ha alcun valore, l’indagine corretta andrebbe effettuata sugli abitanti di Spinetta, partendo da chi abita più vicino allo stabilimento”,”L’ultima relazione dell’Arpa, leggibile solo con la richiesta di accesso agli atti, evidenzia dati drammatici: nella Fraschetta la concentrazione di Pfas nell’aria è mille volte superiore alle zone bianche, lontane dallo stabilimento, ad Alessandria cento volte superiore”.

Sul C6O4, brevettato dalla Solvay, l’azienda specifica che si tratta di “un fluorotensioattivo di nuova generazione che non è biopersistente e non è bioaccumulabile, l’unico prodotto utilizzato dal sito in una fase di transizione verso una tecnologia priva di fluorotensioattivi”.

https://ilsalvagente.it/2022/01/12/il-pfas-prodotto-a-spinetta-marengo-piemonte-trovato-nellacqua-di-milano

Lorenzo Misuraca

27/4/2024 https://ilsalvagente.it

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