PFAS: L’UNICA VIA PER PROTEGGERE LE PERSONE E’ QUELLA DI VIETARNE LA PRODUZIONE. LA FRANCIA FA UN PRIMO PASSO
COMUNICATO STAMPA
“I numerosi e gravi problemi che i PFAS (sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate) creano – ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale del PRC per il Piemonte e la Valle d’Aosta- sono costantemente richiamati quasi ogni giorno sui mezzi di informazione della nostra regione”.
“Il caso più eclatante, come noto, riguarda la provincia di Alessandria e le produzioni della Solvay di Spinetta Marengo, ma è stata rilevata la presenza di quelle sostanze in decine di comuni piemontesi. Una mappatura che deve essere continuamente aggiornata e che rivelerà ancora di più la diffusione di quelli che sono stati definiti come inquinanti eterni per la loro impossibilità di degradazione in ambiente”.
“Ad Alessandria chi dovrebbe fare le bonifiche si lamenta del fatto che i limiti posti per poter rilasciare le acque provenienti dalle attività di disinquinamento sono troppo stringenti e quindi inapplicabili. E’ purtroppo evidente che non sarà possibile uno scarico con zero presenza di PFAS, ma è inaccettabile che chi ha inquinato non intenda attenersi a sacrosante prescrizioni: chi ha creato il problema non può riproporlo. A Torino è stata segnalata da SMAT l’impossibilità del depuratore di smaltire adeguatamente i PFAS. Appare evidente quindi che finché arriveranno fanghi da smaltire ci saranno percolati con un interessamento, prima o poi, di fiumi e falde. Il Quadro complessivo è molto preoccupante e, a nostro avviso, abbisognerebbe di un salto di qualità sul terreno dei provvedimenti da prendere oltre a quelli in corso”.
“Dalla Francia arriva un segnale nella giusta direzione. Lo scorso 28 febbraio è stata pubblicata una legge che finalmente mette al bando, oltre all’uso e alla commercializzazione, anche la produzione di PFAS. In realtà lo stop alla produzione non è universale, ma riguarda in ogni caso una gamma di prodotti suddivisa in tre categorie. Non è dunque la norma che ci vorrebbe, ma almeno fa un passo nella giusta direzione, cosa che né l’Italia, né l’Europa sinora hanno la minima intenzione di seguire”.
“Cogliamo questa occasione – ha concluso Deambrogio – per ribadire che, per quanto ci riguarda, la via maestra resta quella dello stop a ogni produzione di PFAS. Se non si arriverà presto a questo sarà inevitabile trovarne ancora e sempre di più nell’ambiente e negli alimenti”.
17 marzo 2025
Partito della Rifondazione Comunista
Comitato regionale del Piemonte e Valle d’Aosta
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