Potere al Popolo, pioggia di firme
Anche in Cgil si muovono settori di sindacalisti, perlopiù delle aree di opposizione alla linea concertativa di Camusso, per sostenere Potere al Popolo. Mentre si tengono un po’ ovunque centinaia di banchetti per raccogliere le firme, un appello di delegate/i e lavoratori chiede di sostenere attivamente le idee e i programmi che stanno dando vita a un processo come quello che sta promuovendo la lista della sinistra alternativa per le politiche, ormai imminenti, del 4 marzo.
Intanto si tirano le somme del primo week end di raccolta. «Abbiamo un obiettivo ambizioso e importante – spiegano i promotori di PaP – portare dentro al dibattito pubblico nazionale della campagna elettorale nomi, storie, volti del paese reale, che altrimenti sarebbero rimasti nascosti. Possiamo farlo solo se riusciamo a raccogliere 25mila firme in pochi giorni. Ieri in migliaia in tutta Italia si sono messi in fila, hanno scambiato una chiacchiera, sono venuti a darci sostegno e appoggio…ma non basta! Oggi facciamo di più, facciamo quello che sappiamo fare meglio: stare in mezzo al popolo e spiegargli la forza delle ragioni di noi tutti!».
Nel week end, il risultato è stato sorprendente: oltre 2000 le firme raccolte per la presentazione della lista alla Camera a fronte delle 750 necessarie, e circa 1700 per il Senato. «Il fatto di aver più che raddoppiato a Roma il numero di firme necessarie per la presentazione delle liste è frutto di un forte radicamento sul territorio che Potere al Popolo ha dimostrato nel seguire molte delle vertenze che si sono sviluppate in città»,, commenta Stefania Iaccarino, ex lavoratrice Almaviva, candidata capolista nel listino plurinominale Lazio 2 – la mia candidatura è da questo punto di vista emblematica perché serve a dare voce a migliaia di lavoratrici e lavoratori che vengono ogni giorno sfruttati nei loro luoghi di lavoro». Anche Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista, candidato capolista nel collegio plurinominale Lazio 1 dichiara: «La raccolta delle firme necessarie per la presentazione delle liste è solo il primo passo della nostra campagna elettorale, il fatto di aver raccolto più del doppio delle firme necessarie ci dimostra quanto fosse sentita l’esigenza di una lista effettivamente di sinistra che innescasse un meccanismo di partecipazione dal basso. Noi non abbiamo bisogno di Tabacci. Saremo la sorpresa di queste elezioni».
Ma l’”obbligo di firma” non ha fermato l’iniziativa politica: in n questo fine settimana le bandiere di PaP hanno fatto bella mostra di sé in molte città nel corso di manifestazioni e iniziative. A Ghedi, base militare della Nato a due passi da Brescia, dove si contesta la guerra globale e l’arsenale atomico. A Genova PaP era interna alla mobilitazione antifascista che, il 3 febbraio, avrà un altro momento importante con un corteo.
A Roma è stata inaugurata la sede cittadina di via San Romano. Sabato, militanti di Potere al Popolo hanno animato, oltre a 29 banchetti di raccolta firme, anche il corteo del Tufello contro gli sfratti nelle case popolari e l’azione diretta che ha riconsegnato la Tiburtina al popolo della periferia Est. La maggiore arteria stradale di un intero quadrante, popolare e industriale, da anni martoriata dai cantieri chiusi perché non ci sono i soldi per pagare gli operai. «Il popolo ha preso l’iniziativa in mano – racconta un video su fb – ed ha aperto un svincolo già completato in via Casale di San Basilio ma chiuso da anni. La sua apertura ridurrebbe enormemente l’incubo della mobilità per decine di migliaia di abitanti della periferia est. Comune e Municipio dormono sonni profondi e la gente impazzisce in mezzo alla strada per andare al lavoro e a scuola. La strada è stata riaperta questa mattina dall’azione popolare. Gli automobilisti, gli autisti dell’Atac, gli operatori dell’Ama, la gente del quartiere applaude, suona il clacson e scorre lunga la strada finalmente aperta. Un’ottima iniziativa organizzata dalla Carovana delle Periferie e dal Nodo Territoriale Tiburtina».
L’iniziativa del Tufello è stata organizzata dal Csa Astra, Asia-Usb Tufello, Rete sociale III Municipio Roma e Lab Puzzle per dare una risposta significativa a sfratti e sgomberi nel quartiere. Potere al Popolo dice che la soluzione al problema della casa a Roma non può essere lasciare le persone per strada. Vanno sbloccati i fondi, va utilizzato il patrimonio esistente e va approvata la sanatoria per gli aventi diritti. Fatti e non chiacchiere, che stiamo parlando di diritti umani, del diritto ad avere una casa. Prima e dopo il corteo sono state raccolte «tante, ma proprio tante, firme degli abitanti del quartiere».
Ieri la ministra Fedeli era a Bologna, per presentare lavagne interattive e droni dentro una kermesse costosissima, mentre le scuole crollano letteralmente a pezzi e 50.000 insegnanti rischiano il loro posto di lavoro. Ma c’erano anche i lavoratori della scuola in presidio con gli attivisti di PaP.
Eccovi l’appello dei sindacalisti: Noi dirigenti Cgil e lavoratori dei tanti luoghi e non luoghi del lavoro, operanti nelle transizioni delle sempre mutanti prestazioni e condizioni di lavoro, facciamo appello a tutti coloro che nell’aspirazione di trovare, avere e stare in un luogo di lavoro adeguato, nel reddito e nella professione, si ribellano quotidianamente alla condizione imposta dai tanti sfruttamenti. E lo fanno con partigiano impegno, ognuno dal punto di contatto in cui agisce, accomunati dal voler cambiare e superare modelli globali malati, imposti localmente. Modelli deleteri per l’ambiente, la salute, il lavoro e per i luoghi del vivere delle tante lavoratrici e lavoratori, cittadini e cittadine di oggi e del domani.
A tutti coloro che sono cresciuti con l’aspirazioni dell’uguaglianza, del rispetto della dignità, della sostenibilità e della solidarietà nel lavoro e nella società, chiediamo di sostenere attivamente idee e programmi costruiti dal basso dalle centinaia di assemblee popolari che hanno dato vita a POTERE AL POPOLO.
Un Movimento che, dalla pratica dell’agire nel cambiamento dello stato delle cose esistenti, ha individuato le condivise candidature, frutto delle esperienze di lotta ed elaborazione alternative. L’obiettivo è attuare e offrire, con quel tanto di follia, leggerezza e di utopia necessari , una visione attuabile di società alternativa, pacifica, inclusiva, proiettata nel futuro, dove i nuovi orizzonti che anche le tante innovative tecnologie offrono, possano essere strumenti e parte dei nuovi diritti strumentali di cui appropriarsi, per ridurre fatica, liberare tempi di vita, preservare le risorse del pianeta, distribuire equamente le ricchezze, lavoro e le conoscenze. Obiettivi altri rispetto al praticato e acriticamente accettato – dai vari livelli istituzionali nazionali e internazionali e da quei smarriti partiti e corpi intermedi della società – mantra dei sistemi di profitto e sfruttamento globali.
COME ADERIRE ALL’ APPELLO:
– Commentare il Post con Nome Cognome e provenienza lavorativa.
– Mandare messaggio pvt alla Pagina.
– Scrivere sms al numero 3357632219
– A breve metteremo a disposizione un indirizzo e-mail.
PRIMI FIRMATARI DELL’APPELLO
*Augustin Bruno Breda Direttivo nazionale Cgil – operaio – Treviso
*Michela Crippa Direttivo Nazionale Cgil – operaia – Lecco
*Carlo Carrelli Direttivo nazionale Cgil – operaio
*Savina Ragno – Direttivo Nazionale Cgil – commessa- Bologna
*Daniele David Direttivo Nazionale Cgil – Segretario Fiom – Messina
*Saverio Cipriano – Commissione Garanzia CGIL nazionale– dipendente pubblico – Palermo
*Valerio Melotti – Assemblea Statutaria generale Cgil Nazionale – operaio – Livorno *Francesco Locantore – Direttivo Nazionale Flc- Cgil – Docente –
*Aljosha Stramazzo – Direttivo Nazionale Fisac-Cgil – impiegato – Torino
*Pasquale Loiacono – Comitato Centrale Fiom – operaio – Torino
*Nando Simeone – direttivo nazionale Filcams-Cgil
*Aurelio Macciò – Comitato Direttivo nazionale Funzione Pubblica – dipendente Ministero Salute – Genova
Checchino Antonini
22/1/2018 http://popoffquotidiano.it
(Nella foto. Uno dei banchetti per la raccolta delle firma a Napoli)
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