Potere al Popolo torna dove tutto ebbe inizio

teatro italia pieno

Che ne sarà di Potere al Popolo? Di certo si può dire fin da ora che è la prima volta che una coalizione elettorale che non ha raggiunto il quorum prosegua il proprio percorso senza che volino stracci. E’ una situazione inedita in un panorama comunque segnato da dieci anni di sconfitte pesanti per la sinistra politica e alcuni decenni di sconfitte per il movimento operaio. Il balzo in avanti della Lega di Salvini, l’ambiguità di M5S e lo sdoganamento compiuto dei nazifascisti stanno lì a dimostrarlo, lo spostamento a destra è il dato da cui partire per ogni analisi e per ogni campagna politica.

Tuttavia, l’operazione di PaP, consentita dalla liberazione di energie positive dal percorso del Brancaccio soffocato dalla presenza di chi ha pilotato (D’Alema e Bersani) i processi di deterioramento dei rapporti di forza di cui sopra, non ha paragoni in quanto a radicamento con altre storie della sinistra radicale succedute all’infausta stagione del II governo Prodi. Lì dove l’oscuramento mediatico è stato bucato dalle pratiche delle diverse culture politiche e sociali che danno vita a Potere al Popolo, i risultati elettorali hanno segnato segnali incoraggianti. Così si va avanti anche se PaP, adesso, deve uscire dall’emergenza ossia dalla fase provvisoria in cui i tempi e i ritmi delle scadenze erano segnate dai processi elettorali più che dalle urgenze sociali. Nome, simbolo, capo politico, processi comunicativi sono stati decisi, per forza di cose, fuori dalle duecento assemblee popolari che si sono svolte da un capo all’altro della penisola e le assemblee nazionali sono servite a cementare la coalizione in vista della raccolta firme e della presentazione delle liste piuttosto che a decidere insieme le forme e i modi di questo stare insieme delle forze antiliberiste e anticapitalistiche irriducibili a qualsiasi connivenza con il centrosinistra e col Pd, con o senza Renzi.

Come andare avanti? Come strutturare il percorso? Quali campagne condurre? Come coordinarsi? Come allargare il percorso? Quali tempi darsi? Come aprire spazi di confronto sui temi più scottanti? Intanto si ricomincia da dove tutto è cominciato, il 18 novembre scorso:

«Domani, domenica 18 Marzo alle ore 10 presso il Teatro Italia, a 4 mesi esatti dalla prima assemblea di lancio del progetto Potere al Popolo! – scrive Viola Carofalo, portavoce nazionale PaP – gli attivisti, le associazioni, i comitati, le organizzazioni politiche che hanno portato avanti la campagna elettorale, festeggeranno insieme il risultato ottenuto e programmeranno le mosse dei prossimi mesi: il radicamento sul territorio, i progetti di mutualismo e solidarietà da portare avanti, i meccanismi di controllo popolare su parlamentari e istituzioni, il consolidamento dell’organizzazione della rete nazionale, l’opposizione al prossimo governo che, visti i risultati elettorali, sicuramente si muoverà contro gli interessi della maggior parte della popolazione. L’abbiamo detto nella nostra prima assemblea nazionale: le elezioni sono state solo l’inizio, la prima tappa di un progetto più grande, di aggregazione di forze sociali, di mobilitazione di giovani e di disaffezionati della politica. Sono state il pretesto per metterci insieme, farci vedere da milioni di persone.

Possiamo dire che, indipendentemente dal risultato numerico, la sfida è stata vinta: siamo riusciti a fare in modo che in campagna elettorale si parlasse di lavoro, di ambiente, di disarmo, di giustizia sociale. Nelle 200 assemblee territoriali, nei candidati che venivano dal popolo, nelle iniziative spontanee e creative, abbiamo visto un entusiasmo incredibile. Sono decine di migliaia le persone attivate, di tutte le età e di storie anche molto diverse, che hanno cominciato a sognare.

L’abbiamo ripetuto fino alla nausea: noi non siamo un cartello elettorale. Siamo un movimento popolare che tutti i giorni è impegnato sui territori, sui posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, per aiutare le persone, risolvere i problemi, dare un orizzonte di trasformazione del presente. Siamo quelli che c’erano prima, ci sono durante, ci saranno dopo.

Solo che ora possiamo fare meglio quello che già facevamo. Lo possiamo fare sotto una sola bandiera, con maggiore coordinamento, con il sentimento di stare tutti dallo stesso lato della barricata. Ora, grazie a Potere al Popolo!, possiamo essere più efficaci nel nostro agire quotidiano. E da questa prima tappa possiamo partire per conquistare i tanti che sono come noi e ancora non ci conoscono, o sono rassegnati, o sono ingannati da forze politiche che non fanno i loro interessi».

A che ora inizia? Quando finisce? E’ previsto uno streaming? I posti a sedere? Chi interviene?

TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SULL’ASSEMBLEA 

A che ora si inizia? Quando si finisce?

Alle 10. Inizieremo puntuali per dare modo al dibattito di dispiegarsi. La fine dell’assemblea alle 15 è inderogabile perché il Teatro Italia è prenotato. E molti devono riprendere treni e bus per andare a lavorare il giorno dopo. Invitiamo quindi a chi viene da fuori Roma di anticipare il più possibile la partenza dei bus, in modo da essere pronti per l’inizio dell’assemblea.

Riesco a trovare posto a sedere? Si può prenotare?

Il posto non si può prenotare. L’unica garanzia di trovare posto sta nell’arrivare presto.

E per chi non trova posto dentro?

Ove mai il teatro dovesse riempirsi e qualcuno dovesse rimanere fuori, ci stiamo attrezzando per trasmettere il dibattito anche all’esterno.

E’ previsto uno streaming?

Certo! Ci sarà la diretta sulla pagina facebook di Potere al Popolo, dove si potrà commentare in diretta. Stiamo verificando la possibilità di trasmettere l’evento anche su altri siti e media partner – nel caso siate interessati contattateci su stampa@poterealpopolo.org

Chi interviene? Mi posso iscrivere a parlare?

Come potete immaginare, non è possibile far parlare tutte le centinaia o migliaia di persone che si presenteranno. Abbiamo quindi dovuto scegliere dei criteri di selezione per le decine di interventi che ci saranno. Innanzitutto intendiamo lasciare la maggior parte dello spazio ai territori, perché sono stati i veri protagonisti di tutto il percorso e perché ci sembra importante che un movimento popolare nasca dal basso.

In secondo luogo pensiamo debbano parlare le forze sociali e politiche che hanno investito in “Potere al Popolo!” mettendo a disposizione competenze, risorse economiche, militanti.

Infine, crediamo debbano parlare anche alcune figure intellettuali o sociali che hanno sostenuto la nostra battaglia, l’hanno fatta conoscere, e sono in grado di darle visione ed orizzonte.

Insomma, cercheremo di dare spazio alle voci che rappresentano delle collettività, per rendere l’assemblea quanto più rappresentativa possibile del nostro movimento e della società.

Come sceglierete i territori che devono parlare fra quelli che si propongono?

“Potere al Popolo!” ha avuto la fortuna di avere circa 200 assemblee territoriali, e circa 800 candidati, in rappresentanza di 64 collegi plurinominali solo alla Camera. Impossibile anche qui far parlare tutti. Per cui bisogna individuare dei criteri trasparenti e condivisi per i 20 interventi delle assemblee territoriali.

Fermo restando che chi interviene come territorio interviene come espressione di quell’assemblea territoriale, dunque come collettivo e non come individuo, pensiamo si debba dare innanzitutto spazio alle dieci esperienze territoriali che hanno ottenuto un miglior risultato elettorale o che per motivi specifici sono state rappresentative del progetto e del suo spirito (esempio: i giovani e le giovani emigranti italiane che hanno messo in piedi “Potere al Popolo!” nella circoscrizione estera anche se non si sono potuti candidare). Questo non per premiare qualcuno, ma per partire dalle esperienze che hanno vissuto l’esperienza migliore e che magari sono in grado di proporre qualche pratica funzionante. Ovviamente bilanceremo questo criterio con un criterio di rappresentatività geografica e appartenenza di genere.

L’altro criterio che abbiamo scelto per selezionare gli altri dieci interventi è quello del sorteggio. Siccome abbiamo troppe richieste, e siccome tutte le esperienze hanno una loro specificità che le rende valide, non vogliamo fare torto a nessuno. Pescheremo quindi 4 nomi dal Nord, 3 dal centro e 3 da Sud e Isole.

La richiesta di iscrizione a parlare va comunicata a nome dell’assemblea entro sabato ore 14, via mail, all’indirizzo poterealpopolo2018@gmail.com, con oggetto: “prenotazione assemblea territoriale XY” indicando nome e cognome del relatore o della relatrice, ed eventuali altre informazioni utili: ti daremo conferma se c’è spazio nella scaletta in base ai criteri di cui sopra.

Quanto dureranno gli interventi?

Saremo tassativi: cinque minuti al massimo, a quattro già sarete richiamati, per dare modo a tutti di esprimersi ed evitare che gli ultimi interventi siano sacrificati. Ovviamente immaginiamo un po’ più corpose le introduzioni e le conclusioni, per dare modo a tutti di non perdersi fra le tante sollecitazioni e avere un indirizzo di analisi e di lavoro.

Quale scaletta consigliate di seguire nell’intervento?

Per dare all’intervento una forma efficace e di “dialogo” con gli altri interventi, suggeriamo questo schema. Una brevissima presentazione di chi si è, del risultato ottenuto del proprio territorio, dei rapporti di forza in loco e della condizione sociale e politica dei “nostri”. La citazione di qualche pratica che ha funzionato e che può essere riproducibile su scala nazionale. Indicazioni e proposte su come continuare.

E se io voglio comunque dire la mia?

Lo puoi fare! Abbiamo aperto un’apposita sezione sul sito dove stiamo caricando tutti i contributi, anche individuali, che arrivano su “Potere al Popolo!”. Qui puoi scrivere il tuo bilancio del percorso fatto finora, passaggio elettorale compreso, e le tue idee su come continuare. Se poi scrivi insieme ad altri è sempre meglio, per cui ti invitiamo a contribuire come associazione, centro sociale, collettivo, assemblea territoriale!

Manda tutto qui: media@poterealpopolo.org

Se sono un giornalista?

All’ingresso troverai un banchetto di accoglienza, che ti accrediterà con un cartellino “stampa” che ti permetterà di fare foto o interviste in zone più confortevoli. Puoi anche scriverci qui: stampa@poterealpopolo.org

Quali altri servizi troverai al Teatro Italia?

All’ingresso, oltre al bar, ci sarà un banchetto, dove potrai iscriverti alla newsletter per restare sempre aggiornato, dove potrai acquistare il libro “E ora… Potere al Popolo!”, uscito sulla nostra esperienza, e procurarti bandiere e altri materiali informativi o di propaganda.

E dopo l’evento?

Ti invitiamo a far girare i video, gli articoli e i materiali più interessanti. Usciremo subito con un comunicato/report che invitiamo tutti a far girare per far sapere, non solo a tutti i nostri 373.722 votanti, ma anche a tutto il paese, che ci siamo, che siamo combattivi e intendiamo andare avanti.

Per il resto invitiamo tutti a tanto, tanto lavoro territoriale, per far vivere il movimento popolare e creare comunità.

Giulio AF Buratti

17/3/2018 http://popoffquotidiano.it

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