“Questa Lega è una vergogna” cronaca di una domenica bestiale
Partinico 05 febbraio 2019 –
Alla neonata Lega Nord di Partinico (non è una battuta, esiste davvero!) non contenta di distribuire spray al peperoncino per condire ottime ed esotiche pietanze, non è parso vero di diffondere, con la relativa grancassa mediatica di cui dispongono, la notizia di una feroce aggressione da parte di un pericoloso “tunisino” che minacciava un esponente del loro indomito drappello di “tagliargli la testa e di aprirlo tutto (per trovarci cosa poi!)”. Col passare delle ore e dopo l’intervento sui social di testimoni, il tutto – già abbondantemente pubblicizzato, ripreso dalla stampa e utilizzato da tanti per sfogare un po’ di odio represso nei confronti dello straniero – è stato ridimensionato; si è appurato, inoltre, che il virgolettato era soltanto una libera traduzione dall’arabo all’italiano da chi non sa parlare l’arabo (e forse nemmeno tanto bene l’italiano) e alla fine si è ulteriormente ridotto l’accaduto parlandone come di gesti rivolti da un uomo in evidente stato di alterazione.
L’iniziativa leghista a favore del proprio Capitano (sic!) e una foto di troppo pubblicata orgogliosamente dalla presidente dei leghisti nordici del sud ha invece messo nei guai un poliziotto, immortalato mentre apponeva la propria firma in divisa. Mentre l’esponente leghista palermitano Gelarda si affretta a sminuire la vicenda parlando di una “debolezza d’amore per Salvini” (sic!), la Questura di Palermo ha avviato accertamenti e non ci resta che attenderne l’esito, sempre che sia appurata la reale appartenenza del soggetto alle forze dell’ordine, visto la recente inflazione dell’uso della divisa di Polizia anche da chi poliziotto non è (Salvini ci va pure al bagno e magari la usa pure come pigiama).
Accogliamo anche con il dovuto entusiasmo la notizia che la locale squadra del Partinicoaudace, – forse invogliata dalla propria dirigenza – segue con attenzione la politica del territorio; la società d’altronde si è sempre dimostrata sensibile alle problematiche della nostra città, come quando nominò proprio presidente onorario l’ex Sindaco Lo Biundo quando era ancora in carica e si preparava alle elezioni regionali, non portandogli a dire il vero molta fortuna, visto che è stato sonoramente trombato. Siamo sicuri però che stavolta, i lungimiranti dirigenti partinicesi abbiano scelto il giusto carro, pardon carroccio, del vincitore su cui montare alla ricerca di un glorioso e comodo strapuntino!
Questi avvenimenti hanno comunque scatenato, almeno sui social, accesi dibattiti su quelli che sono i nuovi pilastri costituenti del partito di Salvini, e in attesa che il Capitano raggiunga la Sicilia camminando sulle acque dello Stretto (poiché la traversata a nuoto è già stata fatta da qualcun altro), il razzismo e la xenofobia di cui godevamo i privilegi in quanto sudisti e terroni, oggi si trasferiscono sull’immigrato individuandolo come unico grande responsabile dei problemi atavici della nostra nazione; problemi di cui, è bene ricordarlo, la Lega è pienamente responsabile avendo governato questo Paese per una decina di anni assieme al Cavaliere.
Alle nostre critiche, anche molto dure, verso chi si fa portavoce di questi sentimenti di odio tra le persone, il consigliere Barbici – politico navigato e novello leghista – ha risposto minacciando querele ad una nostra compagna, a cui va tutta la nostra solidarietà visto anche i gravi insulti personali ricevuti che non hanno niente a che fare con la politica. Non abbiamo paura e può anche querelarci tutti: d’altronde la giustizia ha già dato prova di salvaguardare la libertà di pensiero e di espressione quando il nostro ex segretario nazionale Paolo Ferrero definì nazista Matteo Salvini; in quell’occasione venne pienamente assolto perché evidentemente è chiara la “politica del movimento Lega Nord volta a produrre falsi nemici verso cui creare odio sociale” come recita la sentenza di assoluzione.
In più di duemila anni questa terra, la nostra isola, ne ha viste di tutti i colori; tutti hanno lasciato qualcosa e tutto questo ha forgiato la nostra indole; tolleranza e accoglienza ci hanno sempre contraddistinto non permettiamo di farci fagocitare da chi ci vuole usare, da chi ci ha usato in passato come carne da cannone e nel presente come stupida riserva di voti!
Partito della Rifondazione Comunista – circolo ”Peppino Impastato” Partinico
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