Rapporto: la sistematica politica israeliana di tortura e abusi sessuali dei palestinesi
Gaza – Middle East Eye. Rapporti pubblicati di recente hanno rivelato l’abuso sessuale sistematico e la tortura di uomini, donne e bambini palestinesi da parte delle Forze israeliane durante l’assalto a Gaza.
Mercoledì, un rapporto pubblicato dalla Commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite ha concluso che la frequenza e la gravità delle violazioni sessuali e di genere significa che esse erano probabilmente “parte delle procedure operative [delle forze di sicurezza israeliane]”.
L’inchiesta ha descritto numerosi casi in cui le Forze israeliane hanno spogliato pubblicamente le donne palestinesi dei loro vestiti e dei loro veli e le hanno sottoposte a molestie sessuali di fronte alle loro famiglie durante le operazioni di terra a Gaza.
La commissione ha osservato che “gli uomini e i ragazzi palestinesi sono stati colpiti e vittimizzati in modo sproporzionato per diversi motivi” e ha ascoltato diversi resoconti di vittime maschili sottoposte a violenza sessuale a Gaza e in Cisgiordania dalle Forze israeliane.
Tra queste, abusi fisici e mentali mentre li facevano spogliare e li obbligavano a camminare nudi tra i posti di blocco e a spogliarsi di fronte ai familiari.
La commissione ha aggiunto che questi atti sono stati spesso filmati e fotografati dagli stessi soldati.
I testimoni hanno anche riferito di maltrattamenti e nudità pubblica forzata durante le incursioni militari israeliane negli ospedali.
Un resoconto ha descritto come, durante un’incursione nell’ospedale al-Shifa della città di Gaza, a novembre, le Forze israeliane abbiano portato fuori tutti gli uomini e i ragazzi e li abbiano costretti a spogliarsi.
La commissione ha affermato che la natura sempre più sessuale delle aggressioni israeliane è probabilmente guidata dal desiderio di umiliare i palestinesi come rappresaglia per gli attacchi guidati da Hamas del 7 ottobre, che hanno ucciso più di 1.100 persone.
I quattro giorni peggiori della mia vita.
Un’inchiesta di tre mesi del New York Times, pubblicata il 6 giugno, ha anche rivelato abusi sessuali e torture sistematiche perpetrate contro i palestinesi detenuti nella base militare di Sde Teiman, nel sud di Israele.
Un detenuto, Fadi Bakr, studente di legge della città di Gaza, ha descritto i suoi quattro giorni di interrogatorio come “i peggiori quattro giorni della mia vita”.
Bakr ha raccontato che, prima dell’interrogatorio, è stato portato in una “sala da discoteca” dove la musica veniva diffusa a un volume tale da far sanguinare le orecchie.
Un altro detenuto ha testimoniato che durante l’interrogatorio è stato costretto a sedersi su un bastone di metallo che gli ha penetrato il retto. Il suo resoconto è molto simile a quello di un rapporto dell’UNRWA che cita un detenuto, il quale ha dichiarato che gli interrogatori “mi hanno fatto sedere su qualcosa come un bastone di metallo caldo e sembrava fuoco”.
Ex-detenuti hanno anche riferito di essere stati presi a pugni, calci e percosse con manganelli, calci di fucile ed un metal detector portatile durante la detenzione.
Una vittima ha raccontato di essersi rotta le costole dopo essere stata picchiata con un fucile.
Sette detenuti hanno dichiarato di essere stati costretti a indossare pannolini durante gli interrogatori, mentre altri tre hanno detto di aver ricevuto scosse elettriche.
Otto ex-detenuti hanno raccontato di essere stati bendati, ammanettati con fascette e denudati, tranne che per la biancheria intima, durante la loro cattura.
Sono stati poi ammassati in camion militari con altri uomini seminudi e trasportati a Sde Teiman.
Israele ha respinto le accuse come “evidentemente inaccurate o completamente infondate”.
Middle East Eye non è stato in grado di verificare in modo indipendente i resoconti, ma la maggior parte delle testimonianze sono state corroborate da centinaia di interviste condotte dall’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.
Secondo gli ufficiali della base che hanno parlato con il New York Times, dei 4 mila detenuti portati nel centro di interrogatorio improvvisato da ottobre, 35 sono morti.
Torturati con cani ed elettricità.
I rapporti coincidono anche con le testimonianze riportate a marzo da Middle East Eye di palestinesi detenuti dalle Forze israeliane.
Hanno raccontato a MEE di essere stati torturati fisicamente con cani ed elettricità, di essere stati sottoposti a finte esecuzioni e di essere stati tenuti in condizioni umilianti e degradanti.
Un uomo ha descritto come sia stato ammanettato, bendato e detenuto in una gabbia di metallo per 42 giorni. Durante gli interrogatori, ha raccontato di essere stato sottoposto a scosse elettriche e di essere stato attaccato da cani dell’Esercito che lo hanno graffiato e morso.
Altre vittime hanno raccontato di essere state attaccate dai cani, inzuppate di acqua fredda, private di cibo e acqua, private del sonno e sottoposte ad una costante musica ad alto volume.
Un altro uomo ha descritto di essere stato bendato, denudato e appeso per le braccia durante gli interrogatori in cui è stato ripetutamente picchiato e bruciato con le sigarette.
Tutti e quattro gli uomini hanno descritto di essere stati costretti a spogliarsi e di essere stati costantemente picchiati e maltrattati dai soldati israeliani durante le loro settimane di detenzione.
Traduzione per InfoPal di F.L.
14/6/2024 https://www.infopal.it
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