Rapporto Oxfam, chiediamo patrimoniale e più tasse per i ricchi
I dati del rapporto Oxfam gridano vendetta. In Italia l’1% più ricco detiene quanto il 70% della popolazione.
Tre persone hanno più soldi del 10% degli italiani. E ovviamente non si può contare l’enorme quantità di ricchezza accumulata off shore nei paradisi fiscali.
L’Italia uno dei Paesi più ingiusti con l’1% della popolazione che ha il 70% delle ricchezze. Negli ultimi 20 anni i più ricchi in Italia hanno incrementato i patrimoni del 7,6%. Il 50% dei più poveri ha perso il 36%. Oltre il 30% dei giovani sono sotto gli 800 euro lordi al mese.
Queste sono le conseguenze delle politiche neoliberiste perseguite dai governi di centrodestra e centrosinistra in Italia e in UE.
I pseudo-riformisti che hanno fatto riforme al servizio del capitalismo invece di perseguire gli obiettivi sociali della Costituzione che è stata anzi stravolta persino inserendo il pareggio di bilancio.
Questa ridistribuzione della ricchezza verso l’alto è conseguenza della perdita di potere contrattuale dei lavoratori con la precarizzazione e con politiche fiscali che non rispettano la Costituzione.
Ecco perché c’è bisogno di una tassa sui grandi patrimoni e di aliquote fiscali progressive che facciano pagare più tasse ai ricchi per finanziare lo stato sociale. Dal PD al M5S alla Lega e al resto della destra sono tutti contro la patrimoniale e la rimodulazione delle aliquote, tutti al servizio dei più ricchi.
I poveri esistono perché i ricchi sono troppo ricchi, non per colpa dei migranti come vogliono farci credere. Alle sardine diciamo che la rinascita dell’estrema destra ha radice nelle politiche che anche il centrosinistra ha fatto negli ultimi 30 anni.
Sanders e i lavoratori francesi hanno capito che la lotta di classe esise e i miliardari la stanno combattendo contro la maggior parte della popolazione aizzando l’odio verso gli ultimi.
Il rapporto Oxfam ci ricorda la vera emergenza della nostra epoca: la crescita della disuguaglianza mentre ci sarebbe abbastanza ricchezza per affrontare tutti i problemi sociali del pianeta.
Duemila persone nel mondo sono più ricche di 4,6 miliardi di esseri umani mentre nel mondo più di 22 milioni di persone moriranno di fame.
La sinistra non può che essere anticapitalista e battersi con misure concrete per contrastare questa barbarie.
Per questo non rinunciamo a dirci comunisti e a cercare di unire tutti coloro che non accettano lo stato delle cose.
Solo se si combatte la povertà e la disuguaglianza si batte il fascismo.
Maurizio Acerbo
Segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
20/1/2020 www.rifondazione.it
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