Rigassificatore “alto tirreno” : le prime osservazioni di Medicina Democratica
Come è noto, il governo italiano, per “diversificare” gli approvvigionamenti di gas naturale rispetto alle forniture dalla Russia ha deciso di incrementare le capacità di rigassificazione di GNL (Gas Naturale Liquido) trasportato con navi “metaniere”.
Si tratta di una iniziativa che contrasta con gli obiettivi di riduzione della dipendenza da combustibili fossili e che – nelle intenzioni governative – dovrebbe far diventare l’Italia un “hub” per la consegna e la distribuzione di gas anche ad altri paesi europei. Iniziativa altrettanto retrograda rispetto agli obiettivi “green” della stessa Unione Europea.
Per trasferire il GNL dalle navi metaniere, renderlo nuovamente gas e inserirlo nella rete nazionale dei gasdotti, occorre disporre di capacità di rigassificazione aggiuntiva rispetto agli impianti esistenti.
Il primo di questi è costituito dalla nave Golar Tundra (una FRSU : Floating Storage and Regasification Unit) che è un vero e proprio impianto chimico (a rischio di incidente rilevante) galleggiante, attualmente ormeggiato per 3 anni nel porto di Piombino e gestito da Snam FSRU Italia.
In base alle decisioni governative (decreto legge 50/2022) dopo i tre anni a Piombino la nave va trasferita altrove per i successivi 22 anni di esercizio previsto e autorizzato.
La scelta proposta e attualmente sottoposta alle procedure autorizzative (Commissario Straordinario il Presidente della Regione Liguria) è una posizione al largo (ma non troppo) nella zona di Savona.
Un primo avviso pubblico (per lo più finalizzato agli espropri connessi con la realizzazione di una nuova condotta terrestre per portare il gas dalla nave alla rete nazionale di trasporto) è stato pubblicato da agosto e oggi scadeva il termine per la presentazione delle osservazioni dal pubblico.
Qui vi proponiamo le osservazioni presentate da Medicina Democratica con il contributo della sezione locale di Savona.
osservazioni rigassificatore settembre 2023
Nel contempo è iniziato il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale presso il Ministero dell’Ambiente che è il “cuore” della procedura autorizzativa (se il giudizio di compatibilità ambientale sarà positivo, la strada autorizzativa sarà agevole per SNAM). Contiamo di presentare ulteriori e più approfondire osservazioni sugli aspetti maggiormente critici del progetto (impatti sul territorio e sul mare, rischi industriali e sanitari ecc).
Ricordiamo che Medicina Democratica è parte civile nel processo per l’inquinamento ambientale causato dalla centrale a carbone Tirreno Power nella stessa zona.
Nel contempo siamo ed appoggiamo le iniziative locali di contrasto di questa proposta fuori tempo e in direzione opposta a quella della riconversione ecologica degli assetti produttivi e di consumo, indispensabili e non più rinviabile.
21/9/2023 https://www.medicinademocratica.org/
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