RUSSIA: UCRAINA COINVOLTA NELL’ATTENTATO AL TEATRO

Dopo le dichiarazioni provenienti dagli Stati Uniti che cercano in ogni modo di scagionare l’Ucraina dall’attentato al teatro di Mosca in Russia sempre più esponenti politici e della sicurezza affermano che Kiev sarebbe coinvolto in quanto accaduto.

Il capo del Servizio Federale di Sicurezza (FSB), Alexander Bórtnikov, ha appoggiato martedì l’idea del possibile coinvolgimento dell’Ucraina, degli Stati Uniti e del Regno Unito nell’attacco terroristico avvenuto venerdì scorso alla Crocus City Hall vicino a Mosca.

Dopo che  i giornalisti russi gli hanno chiesto cosa ne pensasse sulla partecipazione dell’Ucraina nell’attentato  ha risposto: “Penso di sì. In ogni caso, stiamo parlando dei fatti che abbiamo”.

Alla domanda se non fosse arrivato il momento di riconoscere l’Ucraina e coloro che la sostengono come “organizzazione terroristica”, il capo dell’FSB ha dichiarato: “Dobbiamo farlo. È una ragione non solo per considerarlo, ma anche per prendere le decisioni giuste”.

Ha anche commentato i rapporti che indicano che due dei quattro autori dell’attacco sono stati in Turchia per un po’ prima di commettere il crimine. “Il fatto che l’Ucraina abbia studiato e addestrato militanti in Medio Oriente lo sappiamo. Viaggiavano in luoghi dove c’erano dei terroristi, lavoravano con loro e li addestravano”. 

“Un esempio di questo, tra l’altro, è il gran numero di cittadini diversi [del Medio Oriente] che combattono dalla parte del regime di Kiev”, ha sottolineato. “Tra loro ci sono nazionalisti, mercenari e islamisti che la parte ucraina attira per il lavoro di combattimento”, ha concluso.

In un’intervista con il giornalista Pavel Zarubin Alexander Bórtnikov ha affermato che i risultati delle prime indagini sull’attacco perpetrato venerdì scorso nella sala da concerto Crocus City Hall, alla periferia di Mosca, confermano l’esistenza di “l’impronta ucraina”.

“Posso dire inequivocabilmente che c’è uno sfondo politico. E gli islamisti da soli non avrebbero potuto preparare un’azione del genere. Naturalmente, hanno avuto aiuto”, ha assicurato.

In questo contesto, l’alto funzionario ha detto che Mosca continuerà a indagare “se la presenza e la partecipazione della parte ucraina è reale o meno”. “In ogni caso, finora tutto indica che è così, dato che gli aggressori stessi avevano intenzione di andare all’estero, precisamente nel territorio dell’Ucraina. Secondo le nostre informazioni operative preliminari, li stavano aspettando lì”, ha aggiunto.

Ha infine affermato che l’Ucraina intendeva ricevere come “eroi” gli autori dell’attacco.

Anche il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Pátrushev pensa che l’Ucraina è dietro l’attacco terroristico perpetrato venerdì nella sala da concerto Crocus City Hall. 

Ad una domanda di un giornalista che vli chiedeva su chi ci fosse  dietro il sanguinoso attacco ha risposto che”Certo che c’è l’Ucraina”.

Nel frattempo, il procuratore generale russo Igor Krasnov ha detto che l’attacco terroristico alla Crocus City Hall e gli attacchi contro la popolazione civile lanciati dall’Ucraina hanno un obiettivo comune: l’intimidazione. Ma gli autori del crimine saranno puniti, ha promesso.

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che si sa che l’attacco è stato perpetrato dall’ISIS, ma il Cremlino è interessato a sapere chi lo ha ordinato. “Sappiamo che il crimine è stato commesso dalle mani di islamisti radicali, contro la cui ideologia il mondo islamico stesso lotta da secoli”, ha sottolineato Putin.

“La domanda che sorge subito è: a chi giova questo? Questa atrocità può essere solo un anello di tutta una serie di tentativi da parte di coloro che, dal 2014, sono in guerra contro il nostro paese per mano del regime neonazista di Kiev”, ha dichiarato il presidente.

Il  colonnello di riserva dei Servizi Federali di Sicurezza russi (FSB) Andrey Prispeshkin riferisce alcune sue valutazioni sull’attacco e sul modo in cui si sono organizzati e mossi gli attentatori nel teatro.

“Sulla base dell’esperienza internazionale e mia personale, direi che ha lavorato una grande squadra di almeno 20-25 persone. Nei telegiornali possiamo vedere solo gli esecutori.

A mio parere, la preparazione di questo attacco terroristico è stata accurata e si è svolta con largo anticipo. Devono essere stati depositati materiali combustibili aggiuntivi in alcune stanze e sono stati appiccati incendi dolosi in diversi punti dell’edificio.

li esecutori avevano un addestramento. Forse erano già coinvolti in qualche tipo di operazione di combattimento. Dei neofiti non possono comportarsi così a sangue freddo, nemmeno sotto l’effetto di qualche psicofarmaco. Mi sembra che l’obiettivo fosse quello di avere il maggior numero possibile di vittime e un attacco terroristico il più terribile possibile. Per far rabbrividire il mondo intero.

Lo stile dell’attacco terroristico non corrisponde all’ISIS. Operano in modo diverso: cinture shahid, esplosioni, presa di ostaggi. Inoltre, ammettono immediatamente il loro coinvolgimento. Penso che l’attacco terroristico sia stato progettato, sponsorizzato e realizzato da una delle agenzie di intelligence occidentali. L’obiettivo è spaccare la società russa dall’interno”, riporta Infodefense.

Andrea Puccio

26/3/2024 www.occhisulmondo.info

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