Russia-Ucraina : lettera aperta alla Camera dei Deputati in occasione della discussione parlamentare
Oggi 29 marzo la Camera dei Deputati discuterà diverse mozioni sulla guerra Russia-Ucraina presentate da alcuni partiti. Le organizzazioni e aderenti di Iniziativa Convergenza Nonviolenta hanno inviato la seguente lettera a tutti le/i deputate/i e invitano tutti coloro che chiedono che la guerra sia relegata per sempre al passato di fare lo stesso. Le email dei deputati si trovano a questo link. Si consiglia di non superare i 50 destinatari alla volta e di mettere tutti gli indirizzi in Ccn (nascosti) per evitare che la mail finisca nello spam.
Gentile Deputatǝ,
In vista della discussione delle mozioni sul conflitto Russia-Ucraina prevista per il prossimo martedì 29 novembre, e ancor più in seguito alle gravissime dichiarazioni del Parlamento Europeo che alimentano il conflitto e una frattura tragicamente irreversibile, definendo la Russia “sponsor del terrorismo”, e chiedono “ un isolamento internazionale globale della Federazione Russa” e “un embargo immediato e totale sulle importazioni UE di combustibili fossili e uranio russi, nonché la completa dismissione dei gasdotti Nord Stream 1 e 2”,
Siamo qui a chiederLe di esprimersi coerentemente con l’art.11 della Costituzione Italiana:
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
A tale scopo, La invitiamo a sostenere e promuovere le seguenti richieste di moltissime organizzazioni, associazioni, cittadini e cittadine:
- Stop immediato all’invio di armi e all’aumento delle spese militari, perché una risposta violenta alla violenza non porta la Pace, perché alimentare il conflitto non è mai giustificabile, né creerà le condizioni del dialogo necessarie a raggiungere soluzioni concordate e soprattutto perché LE POPOLAZIONI CIVILI COINVOLTE NON VOGLIONO PIÙ NÉ MORTI NÉ FERITI.
- Azioni concrete per ottenere il cessate il fuoco immediato e creare «le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili», come richiesto anche da Papa Francesco.
- Ritiro delle sanzioni che alimentano solo una guerra economica che colpisce le popolazioni.
- Chiedere il congelamento immediato delle attuali posizioni sul terreno sotto la supervisione ONU e dislocamento dei Corpi Civili di Pace per il monitoraggio del cessate il fuoco, il supporto a tutte le vittime del conflitto e il contributo alle attività di costruzione della pace.
- Aprire i tavoli diplomatici seguendo le norme del Diritto Internazionale e coinvolgendo tutte le parti sociali e soprattutto le donne nello spirito della Risoluzione ONU 1325 (2000).
- Uscire dalla NATO e promuoverne lo scioglimento, in quanto consiste di un’alleanza anacronistica a livello internazionale, che obbliga i Paesi membri ad essere complici delle guerre e degli interessi dell’industria bellica.
- Smantellare le basi NATO e le servitù militari presenti nel nostro Paese, già troppe volte usate come piattaforma di lancio di guerre in giro per il mondo.
- Firma e ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari
- Promuovere una legge di bilancio utile a contrastare e risolvere le conseguenze economiche, energetiche, alimentari, migratorie scaturite dalla guerra e dalle speculazioni finanziarie, con politiche economiche e sociali che rimettano il servizio pubblico al centro degli investimenti e sollecitando la conversione ecologica, eliminando a priori ipotesi di gas liquido/rigassificatori e nucleare civile.
Non sia complice di condurre il Paese verso il baratro della guerra e la catastrofe nucleare. Non sia complice dei pochi che si arricchiscono sulle spalle dei molti e sempre più poveri.
Contribuisca a riportare l’Italia ad essere baluardo di cultura, civiltà, accoglienza e diplomazia.
Grazie.
Iniziativa Convergenza Nonviolenta
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