Salute e sicurezza sul lavoro : le direttive europee hanno fallito ?
di Marco Caldiroli – Presidente di Medicina Democratica
Ho volutamente introdotto un punto interrogativo sull’iniziale titolo proposto per il mio intervento proprio perché, dato il tempo trascorso, è giusto cercare di fare un punto sull’effetto di questo processo senza posizioni aprioristiche. Un tema cui sono doppiamente interessato sia nella veste di Presidente protempore di Medicina Democratica che di tecnico della prevenzione.
Se ci riferiamo all’Italia, e utilizziamo quale parametro l’andamento del numero degli infortuni in particolare mortali e la relativa percezione del fenomeno, viene da dire che il risultato appare deludente.
In particolare l’interrogativo a cui rispondere è se vi è un difetto originario nelle direttive oppure se il problema si pone principalmente nell’ambito delle modalità di recepimento italiano, anche in raffronto con le altre nazioni.
Vorrei proporvi dei ragionamenti aperti ancorchè sintetici pur ricordando un giudizio di Guariniello risalente al 1985 (“Se il lavoro uccide”) ove segnalava per il nostro paese una grande produzione e varietà di norme in materia di sicurezza accompagnate da grande confusione applicativa.
La domanda che pongo se l’è fatta anche recentemente l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute (OSHA), più per valutare la completezza della estensione delle norme europee in tutti i paesi UE e dello spazio economico europeo che per la efficacia dell’applicazione delle norme ovvero per quantificare i risultati in termini di prevenzione ante e post recepimenti…….. (continua)
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Qui si può visualizzare e scaricare l’intervento completo
sicurezza sul lavoro
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24/11/2024 https://www.medicinademocratica.org
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