SANITA’ TERNANA
Il “Nodo Ternano per la Sanità Pubblica è nato con la volontà di aggregare” singoli cittadini ed organizzazioni allo scopo di difendere quel che resta della sanità pubblica e ripristinare tutti quei servizi cancellati da decenni di tagli.
Lo smantellamento del sistema sanitario umbro è stato notevolmente accelerato durante il periodo di emergenza covid.
Nella nostra regione abbiamo assistito al depotenziamento di presidi sanitari a Spoleto, Città Della Pieve, Gualdo, Gubbio, Marsciano, Todi, Narni e Amelia, prospettando per il nostro territorio un solo distretto che comprenda tutta la provincia negando, in sostanza, la garanzia dei servizi essenziali alla cittadinanza.
L’ospedale Santa Maria dei Laici di Amelia, oltre ad aver subito la chiusura di numerosi reparti nel corso degli anni, aveva, fino a qualche anno fa, un pronto soccorso funzionante, ridotto nel tempo ad un punto di primo intervento che, dallo scorso aprile, è stato privato del personale medico.
Questa Giunta Regionale sta lavorando per depotenziare non solo Amelia ma tutta la sanita’ dell’Umbria sud.
Non avendo potuto ufficialmente ridurre, per opportunita’ politiche, ad una sola ASL Regionale, intervengono con metodi di dissoluzione dei vari ospedali territoriali e proinciali, partendo da Terni che dovrebbe, a loro volere politico, divenire un Ospedale Territoriale e non di alta specializzazione, riducendo i posti letto a favore della clinica privata di Bandecchi ed investendo esclusivamente sull’ospedale di Perugia come Ospedale di alta Specialita’.
Il piano sanitario della regione dell’umbria, dove era anche prevista la realizzazione dell’Ospedale di Cammartana, e’ stato bocciato dall’istanza superiore.
Ad oggi nulla si sa del nuovo piano se non il fatto che si lavori per spot, improvvisazioni ed opportunità politiche, comunque tutte tendenti ad investimenti verso una sanita’ privata ed al progetto di Ospedale Territoriale Ternano.
La nostra denuncia non ha come oggetto quelle e quei medici ed infermieri che quotidianamente continuano a svolgere, in maniera egregia, il loro lavoro in condizioni spesso di precarietà ed ai quali rivolgiamo, invece, tutta la nostra solidarietà ed il nostro ringraziamento, la nostra denuncia è rivolta a chi è titolare delle responsabilità politiche di questo danneggiamento del sistema sanitario.
L’episodio accaduto mercoledì scorso ad Amelia ha reso evidente cosa vuol dire non poter contare su un servizio emergenziale, indispensabile per salvare le nostre vite. Cio’ che e’ accaduto ad un uomo, colto da improvviso malore ad Amelia, che ha dovuto attendere un’ambulanza dal vicino comune di Narni puo’ accadere di nuovo a chiunque su quel territorio se davvero non ci sara’ un’inversione di rotta della politica regionale e locale.
Tutto cio’ è inaccettabile!
Come è inaccettabile la cronistoria sull’accaduto che la Sindaca di Amelia, Laura Pernazza fa tramite il suo profilo facebook, sostenuta su Umbriaon, il giorno dopo la nostra denuncia anche dall’intervento dell’Azienda USL Umbria2 per
giustificare un sistema sanitario pubblico di grande inefficienze.
Vorremo ricordare alla Sindaca che dietro queste inefficienze si gioca la vita e la morte delle persone; che un minuto in più può essere fatale, e che non basta, per noi, venire a conoscenza che l’ambulanza di Narni ha impiegato 13 minuti, cosa che, tra l’altro, ai cittadini amerini presenti in loco non risulta.
Solo per un caso fortuito si e’ potuto intervenire immediatamente. Chi ha salvato la vita a quest’uomo e’ stata la presenza casuale di personale specializzato che si trovava nelle vicinanze.
La Sindaca, inoltre, condisce la sua ricostruzione oraria dei movimenti dell’ambulanza con ringraziamenti, rivolti a quel personale sanitario ricordato dalla politica solo quando è funzionale a nascondere le proprie carenze e lasciato invece solo, lo abbiamo visto anche durante la pandemia, nella quotidianità del proprio lavoro.
Chi fa speculazione politica, quindi, è proprio lei cara Sindaca Pernazza!
Il nostro non è nemmeno sensazionalismo, risulta che nella regione Umbria già dal 2018 il 50% delle ambulanze arriva dopo oltre i 20 minuti (limite massimo per le zone extra-urbane raccomandato dalle linee guida della conferenza stato regioni)
Ribadiamo che l’oggetto delle nostre proteste non viene colto neanche nel comunicato della ASL Umbria 2, anch’esso fedele alla sola ricostruzione oraria dei passaggi che hanno portato l’ambulanza di Narni a Porta Romana, ignorando completamente il nocciolo del problema. L’ambulanza sarebbe dovuta partire da Amelia! Un tempo quell’uomo sarebbe stato portato al vicino ospedale, ora non più. Di chi è la responsabilità di tutto questo? Come si può invertire la marcia?
Non si tratta di un singolo episodio, e’ il processo di destrutturazione e privatizazione della Sanita’ Pubblica regionale che il Nodo Ternano per la Sanita’ Pubblica mette in forte discussione e contrasta.
Cerchiamo delle risposte e le pretendiamo.
Augurandoci che la Sindaca e la Dirigenza dell’ASLUmbria 2 siano disponibili a darcene quando, nei prossimi giorni, saremo a richiedere un incontro chiarificatore.
NODO TERNANO PER LA SANITA’ PUBBLICA
15/6/2022 http://www.rifondazione.it
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!