“Si “Italia Oggi” confermo sono uno sciacallo, il numero 1, confermo che i morti sul lavoro non sono mai stati così tanti in questi 17 anni di monitoraggio” Carlo Soricelli

Si Italia Oggi, sono uno sciacallo, anzi lo sciacallo numero 1 quello che denuncia da 17 anni il costante aumento dei morti sul lavoro che da quella data sono più che raddoppiati. Che denuncia che con questo governo che si dice vicino ai lavoratori, che nel 2023 i morti sul lavoro sono stati 1467, che quest’anno sarà probabilmente ancora peggio visto che il 20 ottobre del 2023 i morti sui luoghi di lavoro erano 802 (Senza Itinere), mentre quest’anno sono a questa mattina sono 841 (senza itinere) con un aumento del 4,7%.

Ma cari avvoltoi, il bello viene adesso: all’Inail sono pervenute nel 2023 1041 denunce di infortuni mortali, ma non scrive mai esplicitamente che sono solo i “suoi” morti che non rappresentano tutto il panorama lavorativo italiano, ma solo una parte dei lavoratori, poi ci sono i morti in nero, quelli che dispongono di un’assicurazione diversa, i morti in agricoltura: tra questi 167 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2023, ma il gioco delle tre carte non finisce qui, leggiamo che INAI ha inviato in Europa per le statistiche Eurostat 550 morti, e le altre denunce?

Sono per caso resuscitati gli altri 541 morti?. Bella figura che fa l’Italia in Europa con così pochi morti, mentre in realtà ne nasconde due terzi. Certo chi controlla sei televisioni nazionali , e tanti giornali, ci fanno vivere nel paradiso sulla terra, dove i morti sul lavoro resuscitano. Ma indirettamente date dello sciacallo ai tantissimi italiani che sono scandalizzati dell’aumento terribile dei morti sul lavoro, ai quali non si può continuare a raccontare frottole. Gli italiani si informano da fonti indipendenti come quella dell’Osservatorio.

Lo sciacallo Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

2071072024 https://cadutisullavoro.blogspot.com/

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