Sostituzione etnica per principianti

“Il migrazionismo è finanziato oggi da qualcuno che vuole cambiare l’etnia europea per creare un’Eurafrica o un’Eurasia”. E non mancano bacchettate anche per la chiesa cattolica: “A tratti sembrava correre il rischio di diventare la principale agenzia di migrazionismo incontrollato”.
Insomma, la teoria della sostituzione etnica “for dummies” spiegata in un libro del 2019 dalla firma eccellente di Giorgia Meloni, coautrice con Alessandro Meluzzi di “Mafia nigeriana. Origini, rituali, crimini” (Oligo editore).

La sostituzione etnica però è un pallino di famiglia, visto che appena nello scorso aprile il ministro Lollobrigida (cognato della premier) l’ha rilanciata.
La (ris)coperta di questo testo fondamentale la dobbiamo al giornalista Lorenzo D’Agostino che in un messaggio twitter scrive: “Bella indignazione per Vannacci. Ma la Presidente Giorgia Meloni nel 2019 ha pubblicato un libro al cui confronto quello di Vannacci è il libro Cuore”.

In effetti il generale sembra prendere in prestito nel suo controverso “Il mondo al contrario” proprio queste teorie complottiste quando scrive che è in corso: “un lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze”. Insomma, l’ex comandante della Folgore può far riferimento ad un robusto e collaudato pensiero politico. Quindi nessuna meraviglia per intemerate ideologiche che trovano fondamento in teorie di vecchio conio, malamente nascoste (ma non troppo) sotto ai tappeti di Palazzo Chigi.

Il “meglio” arriva però quando si parla nello specifico di mafia nigeriana. Qui cavalchiamo pericolosamente tra i sentieri selvaggi dei territori comanche, per dirla alla maniera dello scrittore e reporter di guerra Arturo Perez-Reverte. A proposito delle nostre forze dell’ordine che contrastano i criminali, si sottolinea che “i militari vengono aggrediti da nigeriani, poco più che ventenni, giganti tra i 90 ed i 100 chili, certamente non denutriti e sofferenti bensì palestrati, che popolano le nostre contrade, costando allo Stato più di 100 euro al giorno, di cui 40 alle cooperative e per i telefonini, ci dà un ulteriore senso di rabbia, di impotenza e di paura”.

Roba da leccarsi i baffi al Bar dello Sport. E non manca per i palati forti anche un bel tocco noir con una generosa spruzzata di cannibalismo, sacrifici umani, stregoneria. Consentiteci però di sorvolare sull’argomento perché rischiamo di scivolare nella fantascienza horror di largo consumo che non si addice agli autori.

Il razzismo ed il suprematismo fanno capolino quando ossessivamente si contrappongono i bianchi ai neri (ci è stato risparmiato qualcosa di più irrispettoso), rimandando al datato Emilio Salgari (altri tempi e sensibilità) per quanto concerne la descrizione dell’uomo selvaggio.
Alessandro Meluzzi, psichiatra, (ex parlamentare che ha assecondato tutti gli spostamenti progressivi degli schieramenti politici da sinistra a destra, per poi autoproclamarsi arcivescovo di una chiesa ortodossa non riconosciuta dalle chiese ortodosse) non è nuovo a queste sortite. Per l’omicidio della giovane Pamela Mastropietro, avanzò la tesi del cannibalismo rituale, puntualmente smentita dalla procura di Macerata, ma che spalancò le porte all’estrema destra per rilanciare tesi razziste e complottiste.

Ovviamente la mafia nigeriana è ben radicata in Italia attraverso il racket della prostituzione ed il traffico di eroina. Molto interessanti le origini (nasce nelle università di Lagos, origini borghesi sullo stile delle confraternite studentesche statunitensi) ed è anche la prima organizzazione malavitosa a comprendere in anticipo l’uso delle nuove tecnologie tanto da sviluppare le truffe on line e promuovere la finanza via internet,

Di libri italiani che ne trattano ce ne sono diversi e di buon livello. Per dire insomma che questo di Meloni e Meluzzi non entrerà nei saggi indimenticabili delle nostre vite.

Enzo Nucci

—————————

Caso Vannacci, siamo alle comiche finali

Camerati e amici, giornalisti e non solo, ci stanno raccontando di un Vannacci colpito da bavagli e censure, martire del libero pensiero ed erede di Giordano Bruno.
Siamo alle comiche finali, anzi all’avanspettacolo, ma quello di quart’ordine.
In realtà si tratta di un beneficiato di regime.
Invece di essere espulso é stato ammonito.
Il libero pensiero non c’entra nulla, perché ha scelto di sputare sulla Costituzione.
Giordano Bruno, informato dei fatti, sta per lasciare la statua di Campo  de’ Fiori per inseguire il generale Vannacci e il portavoce di Rocca, che hanno lo hanno infastidito, usando il suo nome invano.
Se gli squadristi, politici e mediatici, avessero il coraggio di difendere il pensiero critico dovrebbero dare spazio e voce alle vittime dei Vannacci di turno, alle minoranze da lui oltraggiate, oppure potrebbero dare voce a chi reclama la liberazione di Assange, uno che davvero rischia la vita e che sta rischiando il “rogo” per aver rivelato i crimini e le bugie delle oligarchie internazionali.

Giuseppe Giulietti

20/8/2023 https://www.articolo21.org/

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *