Strage di lavoratori anche ieri

Mimma Faia

6 morti, 5 sui luoghi di lavoro e 1 in itinere, superati di corsa i 1000 morti sui lui luoghi di lavoro e i 1400 con l’itinere. Un auentico boom e rendono il lavoro sempre più precario e quindi insicuro. Rendiamo omaggio alla bellissima “angela” Mimma Faia morta dopo due mesi di agonia; folgorata mentre lavorava in una trattoria palermitana

PALERMO – Mimma Faia è morta dopo oltre due mesi dall’infortunio, la donna (nella foto) di 38 anni che era rimasta folgorata in una trattoria di corso dei Mille, dove lavorava. Stava passando lo straccio in una trattoria a Palermo quando è stata folgorata da una scarica elettrica. Già oltre 100 le donne morte sul lavoro anche quest’anno; guidando trattori e camion, su macchinari, ma soprattutto in itinere per la stanchezza, per la fretta di rendere compatibile il loro lavoro con il  carico familiare.

Una lavoratrice è stata costretta a licenziarsi perché l’azienda per la quale lavorava non gli ha concesso una flessibilità di 15 minuti in entrata al lavoro, doveva portare presumibilmente i figli a scuola. Praticamente c’è stata un’altra strage come quella di Calenzano ma diffusa sul territorio nazionale. Onorevole Gribaudo, occorre rivedere l’organizzazione del lavoro, soprattutto se si ha un carico familiare, le donne martiri se vogliono lavorare.

Ecco chi sono gli altri 4 lavoratori morti ieri. Due sono in Emilia Romagna, nella provincia di Modena è morto un artigiano nella sua officina colpito da un pezzo di macchinario. In provincia di Reggio Emilia è morto il Ferroviere Guglielmo Maiello, Nella provincia di Pesaro Urbino, al largo di Fano è morto un pescatore cadendo in mare, in provincia di Frosinone e morto un operaio albanese, mentre toglieva dal tetto l’amianto, il tetto è crollato, ferendo anche un operaio marocchino, sono residenti in Emilia Romagna, è uno di quei morti itineranti che ormai rappresentano da soli il 30% dei morti, gli stranieri sono ormai il 40% dei morti sotto i 60 anni.

Onorevole Chiara Gribaudo, non creda a chi le dice che mi invento i morti, lo fanno perchè lavorano nel settore e hanno interessi, anche poco chiari da difendere e per nascondere la loro incapacità nell’occuparsene. In questo campo occorre lavorare con il cuore. Io lo faccio.

Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro cadutisullavoro.blogspot.it

12/12/2024

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