Striscia di Gaza settentrionale, 1.000 morti in 23 giorni, 4 giornalisti uccisi domenica
Gaza. Quattro giornalisti palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro una scuola nella parte occidentale della città di Gaza, domenica. L’attacco è stato il secondo che ha preso di mira la scuola Asma nel campo profughi di al-Shati.
La scuola, gestita dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA), ospita famiglie sfollate ed era già stata bombardata la settimana scorsa. Fonti mediche e della stampa hanno riferito che otto cittadini sono stati uccisi, tra cui quattro giornalisti.
L’Ufficio governativo per i media (GMO) ha condannato con la massima fermezza l’attacco e l’uccisione di giornalisti palestinesi da parte dell’esercito di occupazione israeliano, ritenendolo pienamente responsabile di aver commesso tale crimine di odio. In un comunicato stampa, il GMO ha invitato la comunità internazionale e le organizzazioni competenti a dissuadere l’occupazione e a perseguirla nei tribunali internazionali per i suoi continui crimini, sollecitando pressioni per fermare il genocidio e l’uccisione dei giornalisti palestinesi.
Con queste ultime morti, dall’inizio della guerra genocida su Gaza il bilancio delle vittime tra i giornalisti è salito a 181.
Nel frattempo, il ministero della Salute di Gaza ha riferito che 1.000 cittadini sono stati uccisi nel nord di Gaza, negli ultimi 23 giorni, notando che la sorte di 30 membri del personale medico detenuti dall’ospedale Kamal Adwan è sconosciuta.
Il portavoce del Ministero, Khalil al-Daqran, ha ritenuto l’esercito di occupazione responsabile delle vite delle squadre mediche sequestrate nell’ospedale Kamal Adwan, indicando che l’occupazione sta cercando di uccidere il maggior numero possibile di cittadini. Al-Daqran ha aggiunto, nelle dichiarazioni ai media, che la situazione nella Striscia di Gaza settentrionale assediata è estremamente difficile, ribadendo il suo appello al mondo affinché intervenga immediatamente per salvare i cittadini del nord, prima che sia troppo tardi.
Le autorità sanitarie hanno annunciato sabato che l’esercito di occupazione ha trattenuto tutto il personale medico maschile dell’ospedale Kamal Adwan, insieme a diversi pazienti feriti e malati, e hanno chiesto a tutte le organizzazioni internazionali e umanitarie di intervenire con urgenza per proteggere i pazienti e il personale medico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato domenica che l’ospedale Kamal Adwan, “l’ultimo ospedale funzionante nel nord della Striscia di Gaza”, è stato attaccato e 44 membri del personale maschile sono stati sequestrati, lasciando solo un’impiegata, il direttore dell’ospedale, e un medico per assistere circa 200 pazienti che hanno urgente bisogno di cure.
L’OMS ha dichiarato che l’intero sistema sanitario della Striscia di Gaza è sotto attacco da oltre un anno, sottolineando la necessità di proteggere gli ospedali dai conflitti e ribadendo che qualsiasi attacco alle strutture sanitarie costituisce una violazione del diritto umanitario internazionale.
Il 5 ottobre 2024, l’esercito di occupazione ha lanciato un assalto ampio e senza precedenti al campo di Jabalia e a vaste aree nel nord della Striscia di Gaza.
(Fonti: Quds News, PIC).
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
28/10/2024 https://www.infopal.it/
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