Tap, la bomba è esplosa

Lo abbiamo detto e ripetuto per anni, ma oggi sembra esserci la conferma. Il quotidiano Berlingske ha appena pubblicato uno scoop secondo il quale il più grande gruppo bancario danese, Danske Bank, sarebbe al centro di una bufera internazionale perché avrebbe riciclato 8 miliardi di euro tra il 2007 e il 2015! La filiale estone del colosso bancario danese avrebbe effettuato transazioni provenienti da Russia, Azerbaigian e Moldavia, “che indicano chiaramente la presenza di riciclaggio”.

Leggi Danske Bank nella bufera per l’inchiesta sul riciclaggio

La banca danese venne coinvolta nello scandalo di riciclaggio di denaro proveniente dall’Azerbaigian, che vide, tra i principali protagonisti, il rappresentante italiano al Consiglio d’Europa, Luca Volontè, accusato di aver intascato oltre 2 milioni di euro in tangenti per aver mascherato la mancanza di diritti umani all’interno dello stato azero. “L’assoluzione di Volontè – come scrisse l’Espresso – venne motivata con l’inviolabilità dell’immunità parlamentare all’epoca dei fatti”. Rimane invece, ad oggi, l’accusa di corruzione, motivo per cui la scorsa settimana il Consiglio Europeo ha espulso dall’assemblea Volontè – e altri dodici parlamentari – per “essersi intrattenuto in attività di natura corruttiva”.

Scarica Report of the independent investigation body on the allegations of corruption within the Parliamentary Assembly

“Alcuni dei beneficiari dei bonifici – spiega Re:Common – erano parlamentari di vari Paesi europei o ufficiali pubblici, come per esempio il direttore esecutivo bulgaro della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, una delle banche pubbliche che ha elargito prestiti per centinaia di milioni al gasdotto TAP e alle altre sezioni del Corridoio sud del gas, opera in cui l’Azerbaigian ha un interesse determinante…”.

Ecco qui il giro di denaro sporco che dall’Azerbaigian porta in Europa. Una giornalista, Daphne Caruana Galizia, venne uccisa perché seguiva questa pista. I nodi iniziano a sciogliersi, scoprendo quanto di più corrotto si possa immaginare. Il malaffare si snocciola tra le banche e il potere. Passo dopo passo tutto verrà a galla…

C’è ancora da chiedersi quali sarebbero i costi e i benefici di un’opera in odor di malaffare? forse sarebbe meglio chiedersi cosa si nasconde dietro la ferrea volontà di costruire un gasdotto inutile!

Uno scoop del genere non può passare inosservato. Non aspettate che sia troppo tardi…

Movimento No Tap

15/7/2018 www.notap.it

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