Tisa confidential.
Mentre si è appena concluso a Bruxelles l’ottavo round del negoziato fra Usa e Ue sul Ttip, emergono periodicamente nuovi documenti sull’altro segretissimo negoziato in corso, il Trade In Service Agreement (Tisa). Si tratta di un negoziato cui prendono parte i paesi che hanno i mercati del settore servizi più grandi del mondo: Usa; Australia, Nuova Zelanda, Canada, i 28 paesi dell’Unione Europea, più altri 18 Stati, che complessivamente producono il 70 % del pil globale.
Naturalmente l’obiettivo di questo negoziato è la totale liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici, riprendendo gran parte del vecchio Accordo generale sul commercio dei servizi (Agcs), discusso per oltre 10 anni all’interno dell’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto) e fallito sotto la pressione del movimento altermondialista.
Dopo la prima denuncia del negoziato, fatta da Wikileaks lo scorso giugno, attraverso la pubblicazione di unprimo documento incentrato sulla liberalizzazione dei servizi e prodotti finanziari, dei servizi bancari e dei prodotti assicurativi, unsecondo documento è trapelato a metà dicembre attraverso la rete Associated Whistle-Blowing Press, che ha rivelato l’intenzione Usa di inserire nel negoziato gli interessi della Coalition of Service Industries, lobby statunitense di cui fanno parte IBM, Hp e Google, nel promuovere l’accesso e la distribuzione dell’informazione, delle applicazioni e dei servizi scelti dai consumatori, senza alcuna restrizione al trasferimento dei dati tra i paesi, con immaginabili conseguenze su privacy e protezione dei consumatori.
È invece di questi giorni un terzo documento, anch’esso diffuso dalla Associated Whistle-Blowing Press, che rivela il deciso attacco alla sanità pubblica portato avanti all’interno del Tisa. Si tratta di una proposta, discussa lo scorso 6 ottobre a Bruxelles, che prevede l’apertura totale delle frontiere al mercato della sanità, valutato in 6 trilioni di dollari, per facilitare la mobilità dei pazienti tra paesi diversi, attraverso la distribuzione di voucher individuali alle persone, che potranno decidere in quali paesi utilizzarli.
L’obiettivo è la privatizzazione totale dei sistemi sanitari con grande vantaggio dei cittadini più ricchi, delle cliniche private e delle compagnie assicurative, il tutto pagato con i soldi dei contribuenti.
Anche il capitolo sulla sanità, come gli altri precedenti, porta la clausola «confidential», ribadendo la segretezza del negoziato, che prevede l’impegno dei governi a non rivelarne i contenuti non solo in corso d’opera, bensì fino a cinque anni dopo l’approvazione.
Tisa e Ttip costituiscono il più compiuto attacco portato avanti in questi anni ai diritti del lavoro, ai beni comuni e ai servizi pubblici, ai diritti sociali e ambientali, oltre a determinare il definitivo passaggio dallo stato di diritto allo stato di mercato, con la fine della democrazia e della sovranità popolare.
: in questi giorni a Bruxelles le diverse campagne nazionali «Stop Ttip» hanno consolidato la rete d’iniziativa comune; e, mentre la petizione europea promossa dai movimenti viaggia a pieno ritmo verso i 2 milioni di firme, è posizionata ai blocchi di partenza la costruzione di una forte mobilitazione sociale, in tutti i paesi europei e negli Usa, per il prossimo 18 aprile, giornata transnazionale di protesta contro Ttip, Ceta (accordo di libero scambio Ue-Canada) e Tisa.
Nessuno che abbia a cuore il diritto al futuro può chiamarsene fuori.
Marco Bersani
Associazione Attac Italia
6/2/2014 www.ilmanifesto.info
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