Un dossier sulle aggressioni sioniste rimaste impunite nella città di Roma
Legalità o connivenza con lo squadrismo sionista nella Capitale?
L’aggressione sotto casa a Chef Rubio è stato solo l’ultimo episodio di una catena di aggressioni di gruppi sionisti contro attivisti solidali con la Palestina e i palestinesi a Roma. Negli ultimi venti anni ci sono stati ripetuti episodi di aggressione da parte degli settori ultrasionisti della comunità ebraica romana contro manifestanti o personalità attive nella solidarietà con il popolo palestinese. Aggressioni rimaste tutte impunite. Un dossier lo documenta.
Già nel 2010 il Forum Palestina curò e rese disponibile un dossier sulle aggressioni avvenute nella città di Roma negli anni precedenti.
Il dossier è stato aggiornato fino agli episodi delle ultime settimane.
9 marzo 2002. Aggressione in Largo Arenula e Largo Torre Argentina contro i manifestanti che tornavano dal corteo per la Palestina.
8 aprile 2002: manifestazione sotto la direzione del PRC. Ferito un agente di polizia in borghese che scattava fotografie. Nessuna conseguenza legale contro gli aggressori . Il 4 ottobre del 2004, sempre a Roma, quattro manifestanti di sinistra saranno individuati, arrestati e condannati esattamente per lo stesso reato nel corso di una manifestazione all’Eur.
10 aprile 2002: Aggredita Luisa Morgantini. Alle ore 23.30, a Roma, Luisa Morgantini, europarlamentare appena tornata dalla Palestina, al termine della trasmissione ‘Sciuscià‘ cui aveva partecipato, è stata aggredita all’uscita degli studi RAI. Una trentina di persone hanno circondato l’auto su cui era salita e hanno tentato di bloccarla e di sfondarne i vetri. Fortunatamente l’aggressione non è riuscita. Nessuna conseguenza legale contro gli aggressori
10 giugno 2002. Aggressione contro Vittorio Agnoletto e Rossana Rossanda in un ristorante del Portico D’Ottavia e poi, all’uscita, dei partecipanti al social forum che si teneva al “Sant’Ambrogio occupato”. Le foto sui giornali e i telegiornali mostrano Agnoletto e la Rossanda uscire protetti dalla polizia con gli scudi contro le sassate lanciate dagli aggressori. Nessuna conseguenza legale contro gli aggressori.
31 maggio 2010. Fronteggiamento, in una traversa di via delle Botteghe Oscure, tra il corteo che sfila per protestare contro il sanguinoso attacco alla Freedom Flottiglia diretta a Gaza ed esponenti della comunità ebraica. Il tutto si risolve fortunatamente a colpi di slogan contrapposti. La manifestazione ci conclude davanti Montecitorio. I manifestanti vengono invitati a defluire evitando Largo Torre Argentina, dove vengono segnalati gruppi che li attendono minacciosamente.
4 giugno 2010. Al termine di un’altra manifestazione contro l’attacco alla Freedom Flottilla diretta a Gaza, conclusasi a Trinità dei Monti, mentre sta defluendo, un manifestante viene aggredito a colpi di casco, calci e pugni da quattro persone a bordo di due moto in Largo Santa Susanna. Un precedente tentativo di aggressione contro due donne palestinesi (con bambini) su via Barberini viene sventato dall’intervento di altri manifestanti che mettono in fuga due aggressori anche essi su una moto. La denuncia di Costanza Pasquali Lasagni (moglie dell’aggredito e testimone dell’aggressione) finisce anche su alcuni giornali. Nessuna conseguenza legale contro gli aggressori.
24 giugno 2010. Aggressione ad una manifestazione per la Palestina sulla scalinata del Campidoglio. Due feriti gravi, un palestinese e un italiano. Numerosi i contusi. Gli aggressori erano armati di tirapugni di ferro. Anche questa volta non ci sarà alcuna conseguenza legale contro i picchiatori.
Altri episodi successivi al dossier del 2010
18 novembre 2012. Alcuni attivisti del Teatro Valle occupato vengono picchiati al termine di una manifestazione di studenti mentre transitavano per le strade del quartiere ebraico di Roma. “Qui dentro non ci dovete entrare. Potete andare a fare casino per tutta Roma, ma se entrate qui dentro siete morti” (qui l’articolo del Fatto Quotidiano).
17 gennaio 2014: quattro ragazzi alle 4 di mattina vengono aggrediti da una quindicina di persone con mazze da baseball per le strade del quartiere ebraico. Uno di loro aveva strappato un manifesto che celebrava il leader israeliano Sharon (qui l’articolo del Fatto Quotidiano).
25 aprile 2014. I sionisti aggrediscono i manifestanti che hanno kefieh e bandiere palestinesi alla partenza del corteo per la Liberazione al Colosseo. Immortalati da numerosi video che testimoniano l’aggressione. Non si ha notizia di provvedimenti legali a loro carico (qui l’articolo di Roma Today).
1 luglio 2014. La cronaca romana de La Repubblica riferisce che nel pomeriggio c’è stata una prima aggressione ai danni di un ragazzo italiano che indossava la kefia in piazza Venezia da parte di un gruppo di giovani ebrei. Ma in serata il bilancio si è fatto ancora più pesante. Sei giovani si sono presentati con traumi vari all’ospedale FatebeneFratelli raccontando di essere stati aggrediti da alcuni dei partecipanti alla manifestazione indetta dalla comunità ebraica in segno di lutto per l’uccisione di tre ragazzi israeliani a Hebron (qui l’articolo su Contropiano).
13 maggio 2021. Due studenti stranieri, uno siriano e uno palestinese vengono aggrediti all’isola Tiberina perché avevano una bandiera palestinese. Al Portico d’Ottavia era in corso una manifestazione a sostegno di Israele (qui l’articolo di Roma Today).
Gli episodi più recenti:
25 ottobre 2023: L’attivista italo-palestinese Karem Rohana, viene aggredito da quattro persone al suo rientro in Italia dopo un pedinamento dall’aeroporto di Fiumicino fino a via Ostiense.
25 aprile 2024: In piazza Porta San Paolo i sionisti convergono in massa alla manifestazione per l’anniversario della Liberazione. Per due ore si fronteggiano con i manifestanti solidali con la Palestina contro cui lanciano petardi e scatolette metalliche, insultano le donne, intimidiscono i giornalisti. Decine di video li immortalano in azione.
7 maggio 2024: un commando di sionisti a volto coperto, in pieno pomeriggio, entra nell’università La Sapienza, vandalizza la targa che era stata dedicata a Sufiah Tayeh, fisico e rettore dell’università di Gaza, imbratta con scritte “Israel” e stelle di Davide il muro della facoltà di Fisica.
14 Maggio 2024. Un commando di cinque/sei persone aspetta sotto casa Chef Rubio, noto per le sue posizioni sulla Palestina e preso di mira pubblicamente in una manifestazione pro-Israele. Bloccano il cancello elettronico e lo massacrano con sassi e martellate.
Presentando il dossier curato nel 2010, Il Forum Palestina scriveva:
Il Forum Palestina esprime la propria solidarietà alle compagne ed ai compagni aggrediti mentre manifestavano pacificamente sulla scalinata del Campidoglio per ricordare gli 11.000 Palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane, il milione e mezzo di uomini e donne assediati nella Striscia di Gaza e le vittime della Freedom Flotilla. Questa aggressione, opera di squadristi armati di caschi e tirapugni e che ostentavano bandiere israeliane, non è la prima, e rivela un clima nella nostra città che non siamo assolutamente disposti a tollerare.
E’ inaccettabile che gruppi di picchiatori bene identificati possano agire impunemente contro cittadini che manifestano il proprio sostegno alla causa palestinese, e sono inaccettabili le dichiarazioni bugiarde e provocatorie del sindaco Alemanno, che insulta i pacifisti e tace sulle violenze degli squadristi sionisti.
Roma è stata e sarà teatro di grandi manifestazioni di solidarietà con il popolo palestinese e per una pace giusta in Medio Oriente. Non accettiamo l’idea che vi siano zone della nostra città precluse al diritto di manifestare: il centro di Roma non è una colonia israeliana e se Alemanno ambisce ad essere il sindaco di Tel Aviv non ha che da candidarsi alle elezioni di quella città.
Esprimiamo la nostra indignazione per le versioni dell’accaduto che sono state fornite da alcuni organi di informazione, a partire dall’edizione on line del Corriere della Sera e dal TG1, che parlano di “rissa” fra “israeliani e palestinesi”, quando si è trattato di una vigliacca aggressione contro pacifici attivisti italiani da parte di squadristi che ostentavano le bandiere dello Stato di Israele.
Rinnovando la nostra solidarietà e il nostro affetto alle compagne ed ai compagni colpiti dagli squadristi, ribadiamo il nostro impegno a fianco del popolo palestinese e invitiamo le forze politiche democratiche, gli antifascisti, il mondo dell’associazionismo e della solidarietà a costruire insieme una mobilitazione che respinga con forza la violenza squadrista e riaffermi il diritto di manifestare nella nostra città.
Forum Palestina
Roma 25 giugno 2010 https://contropiano.org
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