Un pensare medico diverso

rentamila euro è la risposta a una opprimente e tormentata domanda che ha invaso i miei sogni nelle ultime settimane. Tempi comunque lontani dalla lunga fila di bare, tragico risultato della pandemia in corso. Non più solo in Italia ma nel mondo interno l’infezione da Corona Virus sta coinvolgendo milioni di famiglie, di lavoratori, di giovani, di anziani, di popoli.

L’interessamento polmonare da Covid19 è responsabile di oltre dieci mila decessi solo in Italia e, purtroppo, promette di fare danni per altre settimane. Un flusso ininterrotto di uomini e donne accede ai punti sanitari, creando un continuo stato di emergenza, si rischia il collasso.

Trentamila euro è il prezzo di un ventilatore per la respirazione, per ora, unico presidio efficace per contrastare la polmonite interstiziale.

La capienza nelle terapie intensive è quasi esaurita. La carenza di posti letto è però storica. Da anni gli interventi chirurgici vengono rinviati per sovraffollamento da semplice influenza. A fine anno, in diverse realtà, molti interventi vengono procrastinati a anno nuovo per carenza di fondi. Intanto, nei presidi sanitari si lavora proteggendosi con DPI (calzari, camici, cuffie, mascherine) per evitare il contagio ma sono evidenti gravi carenze di apparecchiature e di personale.

Gli operatori sanitari (ma anche le loro famiglie, i loro cari) stanno vivendo giorni di stress intenso. Medici, infermieri, tecnici, biologi sono stati spesso assunti a tempo determinato e con stipendi non adeguati soprattutto in una situazione ad alto rischio professionale.

Ormai è evidente: le disastrose ricadute della pandemia non sono, non saranno uguali per tutti. Esistono, nelle popolazioni del mondo, enormi divari in termini di condizioni economiche, sociali ma anche di salute. Alle disuguaglianze di salute, legate alla presenza di cronicità e comobidità importanti, si affiancano quelle di accesso all’assistenza sanitaria. Accesso negato per motivi economici ma anche organizzativi e strutturali. L’assistenza Sanitaria è diversa nel Sud e nel Nord del mondo perché diversa è la Società, diversa la distanza dalle strutture ospedaliere, diverse le file d’attesa.

È vero, nonostante le voci fuori dal coro, quasi sicuramente era difficile non farsi trovare impreparati ma sicuramente si poteva fare altrimenti. Tuttavia, la situazione, per quanto difficile possa sembrare, verrà risolta. Grazie alla grande e continua solidarietà tra donne e uomini che è emersa nelle ultime settimane: una vera e propria cooperazione e collaborazione sociale, un concorso dei tanti che hanno risposto all’unica legge naturale dell’umanità, quella del mutuo appoggio.

Costruire relazioni e reinventare solidarietà solidarietà al tempo del virus: Condomini virali

Il mio invito è dunque alla riflessione: siamo solo di fronte alla estrema riacutizzazione di una malattia del Sistema e della Società che ha origini antiche. Numerosi aspetti dell’organizzazione della Sanità contemporanea saranno quindi da rivalutare, cambiare e ridisegnare. È una necessità non attuale ma storica e spesso dimenticata. Usciremo, quindi, dal tunnel in cui la pandemia da Covid19 ci ha rinchiusi ma l’errore sarebbe, subito dopo, far cadere nell’oblio le questioni sollevate nella fase acuta che stiamo vivendo.

La salute dei cittadini è immersa nella palude della burocrazia, dei suoi sprechi, dei suoi ossimori e dalle forti contraddizioni. Esistono e sono esistiti modi diversi di praticare la “Salute” …. È da queste esperienze che si deve attingere per fortificare e rendere vitale un pensare “medico” altro, un Sistema Sanitario altro, che nasca dal basso coinvolgendo donne ed uomini di molteplici comunità.

Non esiste un Sistema pre-confezionato da proporre, esistono ricerche multiple non di singoli pianeti ma di infiniti universi. Non abbiamo una ricetta da proporre, conosciamo l’orizzonte che probabilmente non raggiungeremo mai ma che deve essere la roadmap per una Società e Sanità diversa.

Solo adornando il nostro viaggio delle esperienze zapatiste, nutrendoci del lavoro del Common Ground Heath Centre, bevendo il nettare del modello dell’Ithaca Health Alliance, in compagnia dei sanitari del Latin American School of Medicine, potremo proseguire il nostro cammino verso una sanità più umana.


Antonio Rizza

Cardiologo

4/4/2020 https://comune-info.net

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