Ustica non si dimentica, sono passati 43 anni dalla strage. Le iniziative e gli interrogativi

Ancora un Anniversario attorno al Museo per la Memoria di Ustica e ancora pressante la domanda: chi, all’interno di un episodio di “guerra aerea non dichiarata”, ha abbattuto il DC-9 Itavia, dando la morte a 81 cittadini innocenti? Sono passati 43 anni dalla strage del 27 giugno 1980.
“Aspettiamo la risposta dalle indagini aperte nel 2008 dalla Procura della Repubblica di Roma, dopo che il Presidente Cossiga ha apertamente accusato i francesi, ma le indagini languono, ostacolate dalla mancanza di collaborazione internazionale che il nostro Paese ha accettato, negli anni, troppo supinamente. – si legge sul sito del museo della memoria di Ustica – Come da anni, con l’impegno di stringerci nel ricordo delle povere vittime e come impegno per la Memoria, saremo attorno al Museo per la Memoria di Ustica, che vogliamo sia sempre più centro culturale per la città, punto di incontro, con qualificate esperienze nei più diversi campi. Oggi possiamo ben dire che la presenza di visitatori, di studenti, di cittadini italiani e stranieri continua ad aumentare, sfioriamo già le 10 mila presenze nei primi 5 mesi di questo 2023. Presentando gli spettacoli mi sento di esprimere la mia soddisfazione e il ringraziamento per il programma che abbiamo messo insieme. Avremo una serata con musiche originali elaborate ed eseguite dai giovani del Conservatorio Martini; un contributo dal mondo della scuola che sottolineo, ma che non deve nascondere contrarietà, anche in questa occasione, per la mancanza di attenzione, collaborazione, del nuovo Governo Meloni . Il Miur, non ha provveduto a rendere operativa la Convenzione che per anni ha permesso significative presenze delle Scuole Superiori nel nostro cartellone, frutto di percorsi didattici approfonditi tra Memoria e Storia. Ancora per la musica: continua la collaborazione con il Bologna Jazz Festival che sarà con noi in una serata di indubbio spessore che vorrà ricordarci la tragedia della guerra in Ucraina. Saranno due le serate di teatro che nascono proprio a partire dalle suggestioni suscitate dal Museo e dalla vicenda Ustica:

42+1 e Il linguaggio degli oggetti; dobbiamo essere grati a Luca Bottura e ad Ateliersi per aver accettato le nostre sollecitazioni.

Come siamo grati a Marco Baliani per il Del coraggio silenzioso e a Mariangela Gualtieri per Piccole e grandi ombre, che ritornano con la loro grande capacità artistica attorno al Museo.

E all’interno proprio del Museo, come risultato della stretta collaborazione con il Mambo, sarà ospitata l’installazione Evidenza di reato dell’artista francese Thomas Terluai.

Rimane l’impegno per il ricordo di Christian Boltanski.

Per l’Associazione ha realizzato l’immensa istallazione che dà futuro alla Memoria dei nostri cari ed è stato sincero amico nel tempo; lo ricorderemo proprio il 14 luglio, a due anni dalla sua scomparsa, con la proiezione di due prodotti della Rai (che ringraziamo per l’attenzione) e con la significativa presenza di Annalisa Rimmaudo del Centre Pompidou. Il 27 giugno, proprio nella serata della Strage, faremo i conti con la Storia, con un radio racconto condotto da Massimo Cirri Ustica e gli anni 80, che partendo degli atti del convegno pubblicati da Manni Editori e promosso dall’Associazione, metterà a confronto storici con protagonisti del tempo”.

Ulteriori info su https://attornoalmuseo.it/

26/6/2023 https://www.articolo21.org/

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