Vaccini, cosa fa l’Italia al WTO? E in UE?
Il ritardo nella vaccinazione è conseguenza della subalternità della Commissione Europea e dei governi agli interessi delle multinazionali farmaceutiche. Viene anteposta la logica del profitto al diritto alla salute. Lo testimonia quanto ha denunciato il nostro compagno europarlamentare Marc Botenga nel corso della trasmissione di Lucia Annunziata: gli accordi tra Commissione Europea e Pfizer, e con tutte le altre case farmaceutiche sono secretati.
Non solo, a negoziare gli accordi per conto della commissione Ue, secondo quanto riportato dalla stampa belga, vi sarebbe stato l’ex direttore di EFPIA, la lobby europea di Big pharma, Richard Bergström. Un eclatante e scandaloso conflitto di interessi.
Inoltre da ottobre è stata proposta da India e Sudafrica all’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) la richiesta di sospendere i diritti di proprietà sui brevetti, consentendo ad altre industrie e a tutti i paesi di produrre la quantità necessaria di vaccini e medicinali per soddisfare le necessità di tutta la popolazione mondiale. L’Unione Europea si è opposta fin qui.
Qual’è la posizione dell’Italia?
Il governo intende chiedere alla Commissione di rendere pubblici accordi con Pfizer e con le altre case farmaceutiche ?
Il governo intende sostenere la richiesta di India e Sud-Africa al WTO e chiedere alla UE di fare altrettanto ?
Mentre i governi latitano diffondiamo e invitiamo a firmare l’iniziativa europea dei cittadini “Nessun profitto sulla pandemia”: https://noprofitonpandemic.eu/it/
Maurizio Acerbo segretario nazionale
Rosa Rinaldi responsabile sanità
Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
26/1/2021
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