Vaccino, così Pfizer alza il prezzo della rapina
Oggi la Commissione Europea ha detto di aver raggiunto un accordo per anticipare la consegna di altri 10 milioni di dosi del vaccino di Pfizer-BioNTech: i nuovi tempi prevedono che vengano distribuite entro il secondo trimestre di quest’anno, e non nel terzo come inizialmente previsto. Intanto Maurizio Acerbo, segretario del Prc, ha diffuso la trascrizione di una conferenza tenuta l’11 marzo dai dirigenti Pfizer con gli investitori, diffusa poche prima da Lee Fang, giornalista di The Intercept.
I dirigenti spiegano agli investitori che le persone possono aver bisogno di una terza dose di vaccino per il covid, in aggiunta ai regolari richiami annuali. La compagnia comincerà presto un aumento dei prezzi data la «significativa opportunità per il nostro vaccino», si legge nel documento che potete consultare qui.
«Ma noi pensiamo mentre questa si sposta da pandemica a endemica, c’è un’opportunità qui per noi», sembra essere la frase chiave per rivelare le intenzioni della multinazionale per mungere la mucca dell’emergenza sanitaria.
«I
lobbisti di Pfizer sono impegnati nel bloccare le proposte di
condividere la proprietà intellettuale dei vaccini con il mondo in via
di sviluppo, dove potrebbero essere fabbricati e distribuiti a basso
costo – spiega Maurizio Acerbo – purtroppo dobbiamo prendere atto che il
governo italiano e l’Unione Europea sono complici di questo crimine
contro l’umanità come dimostrato dall’ultima riunione
dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
«Scopriamo i lobbisti della Pfizer a festeggiare le occasioni di extra
profitto nel pieno della tempesta sui vaccini, con la sospensione
temporanea di Astra zeneca e la certezza del totale arbitrio delle
multinazionali nel decidere le forniture e nel fissare i prezzi di
vaccini, peraltro, già pagati con soldi pubblici – dice a Popoff, Enio
Minervini, lavoratore della sanità pubblica e membro del Cpn di Sinistra
anticapitalista – e li scopriamo a convincere gli investitori che sono
pronti con la terza dose, oltre i richiami annuali. Un mondo alla
rovescia, dove i profitti sono in cima alle priorità, garantiti a priori
senza nessun rischio per le multinazionali e la salute di tutti e tutte
viene dopo. Lasciare i profitti indisturbati vuol dire mettere a
rischio la salute di tutti. Noi intendiamo rivoltare il sistema. La vita
e la salute prima di tutto. Nessun profitto sulla pandemia. Sosteniamo
la campagna europea per il diritto alla cura, contro i brevetti,
firmiamo, facciamo sentire la nostra voce». Sia Rifondazione, sia
Sinistra anticapitalista stanno partecipando alla ICE, iniziativa dei
cittadini europei, “Diritto alla cura. Nessun profitto sulla pandemia” per chiedere che Commissione Europea la smetta di essere al servizio di Big Pharma faccia quanto in suo potere per rendere i vaccini e le cure anti-pandemiche un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente a tutti e tutte.
Qui la trascrizione della conferenza Pfizer
qui in pdf pfe-usq_transcript_2021-03-11
Checchino Antonini
16/3/2021 https://www.popoffquotidiano.it
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