Valsusa, estate 2021: lo Stato italiano schiera 10.000 agenti contro i No Tav
10.000 agenti supplementari. È la cifra rivelata ieri dalla ministra Lamorgese interpellata su quali misure fossero state prese per garantire la tranquillità dei cementificatori contro le proteste No Tav.
Il dispositivo messo in piedi dal ministero dell’interno prevede attualmente 180 unità tra poliziotti e soldati in permanenza a presidiare il cantiere di Chiomonte e 170 sul fronte San Didero, presenza che ovviamente “viene rafforzata in occasione di specifiche iniziative di protesta”. Per il solo mese di luglio sono stati schierate appunto 10.000 unità supplementari rispetto a questo già mastodontico apparato di sicurezza.
Cifre che parlano chiaro: il movimento No Tav continua a essere la spina nel fianco dei governi che si susseguono da 30 anni, la cattiva coscienza di una politica sempre prona agli interessi di poche multinazionali a discapito degli abitanti del territorio, l’incubo di un apparato auto referenziale assolutamente incapace di fare piegare la testa a un movimento genuinamente popolare.
Mentre i giornali si riempivano di lacrime di coccodrillo per l’anniversario del G8 di Genova non si può fare altro che prendere atto che la strategia dello Stato per gestire il dissenso è sempre la stessa. Le questioni sociali sono trattate come materia di ordine pubblico e l’esercito viene regolarmente schierato contro la popolazione civile. Dovremo aspettare altri 20 anni per intendere qualche vagito dai sinceri democratici a scoppio ritardato? Perché qui in Val di Susa il silenzio è assordante…
29/7/2021 https://www.notav.info
Inaudito, 10 mila agenti in più per sorvegliare i cantieri Tav. No alle truppe di occupazione. Avanti con la lotta notav
Non credo esistano tanti posti al mondo, neanche nei peggiori sistemi repressivi e autoritari, ad avere una presenza così imponente di militari o meglio di forze di occupazione. La Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha annunciato nel corso del question time alla Camera che in Valsusa saranno assegnati 10 mila agenti di rinforzo per sorvegliare i lavori relativi alla realizzazione del Tav. “Le proteste saranno seguite con la massima attenzione e con un notevole dispiegamento delle forze di polizia” ha aggiunto ancora Lamorgese. Inaudito, l’ennesima dimostrazione dell’ottusità di un sistema di potere che non sente ragioni. Un sistema che punta a realizzare un’opera inutile e affaristica a qualsiasi costo. Anche a costo di immani distruzioni ambientali, di uno spreco colossale di denaro pubblico, della militarizzazione di una interva valle, della repressione di centinaia e centinaia di attivisti Notav. Siamo al di là di ogni limite di decenza. W la resistenza in Valsusa. Avanti con la lotta notav contro le truppe di occupazione
Ezio Locatelli segretario provinciale di Rifondazione Comunista- Sinistra Europea di Torino
30/7/2021 http://www.rifondazione.it
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