Venticinquesimo anniversario della morte di Alex e Amanda, bambini morti in un rogo in un campo rom

Due bambini piccoli morti in un rogo nel campo rom di s. Caterina di Quarto ; un tragico evento incancellabile nella storia della città di Bologna anche se qualcuno preferisce la rimozione; un evento che va ricordato anche perché torna inevitabilmente in mente in relazione alla realtà di oggi a Gaza , in tutta la Palestina e negli altri scenari di guerra esistenti sul pianeta; ma non solo di guerre dichiarate muoiono i bambini , muoiono anche di miseria in tempo di “pace” e a causa della incuria della parte ricca a benestante della società; non ci pare che in molti si siano ricordati per esempio della morte di te bambini con la loro madre avvenuta il 14 marzo del 2024 a Bologna in via Bertocchi; storia diversa, per certi elementi, da quella di Alex e Amanda ma sempre legata alla povertà e ad un sistema di sicurezza sociale troppo lacunoso che purtroppo non è stato messo in discussione neanche dopo la strage di via Bertocchi; intendiamo dire : una madre che accudisce tre bambini e che può contare su un salario precario e di fame può non avere le risorse per bonificare un rischio, in questo caso elettrico, come quello che ha ucciso Alex e Amanda nel 2000; allora i “servizi sociali” , se funzionassero adeguatamente e non fossero stritolati da burocrazia e mancanza di risorse, sarebbero in grado di intercettare queste condizioni di povertà di bisogno e di rischio; intercettate le condizioni di bisogno e aumentando le possibilità di accesso ai servizi sociali, si deve intervenire per bonificare rinviando eventualmente il pagamento delle spese a quando le condizioni di “lavoro povero” e di indigenza saranno superate; ma il “palazzo” si fa vedere e si presenta eventualmente ai funerali “il giorno dopo” a versare lacrime inutili persino se “sincere”;

per tornare ai rom : da molti mesi abbiamo chiesto conto al direttore generale e alla Ausl di spiegare i motivi per i quali
una famiglia rom, quattro anni fa, è stata allontanata da un appartamento in via Lidice …per essere lasciato VUOTO; la madre di 5 ragazzi rom nati tutti in Italia, lei stessa in Italia da oltre 50 anni SI TROVA NUOVAMENTE SENZA ASSISTENZA SANITARIA, SENZA CASA E …CON PERMESSO DI SOGGIORNO SCADUTO !!! In 50 anni lo stato ha incassato un sacco di bolli ( una forma medioevale di tassa sui poveri imposta a persone senza reddito, tanto poi pagano i “buoni samaritani”)

La “accoglienza” sarà garantita da posti letto in Albania organizzati dal governo Meloni -Piantedosi ? Forse il ministro
Piantedosi nel corso della sua permanenza a Bologna si è occupato del “caso “ di questa signora rom ; avrebbe qualcosa da dire e da proporre in merito ?

In questa città e in questa regione che sprizza parole a vuoto del tipo “inclusione”, “partecipazione”, “democrazia”, “solidarietà” un direttore di azienda Ausl non risponde e nemmeno risponde il difensore civico regionale

Ad Alex e Amanda “spetta” un doveroso ricordo che deve concretizzarsi nel dedicare a loro il primo tratto di strada di quello che fu l’assurdo campo rom di s. Caterina ( baracche, amianto, stufe rudimentali, lamiere, altissimo rischio
biologico ed elettrico, come abbiamo visto, mortale) ; il comune di Bologna non pare attento al tema , allora una targa
la collocheremo noi: Alex e Amanda uccisi dalla miseria e dalla indifferenza delle istituzioni.

Per la mamma coi i tre bambini morti in via Bertocchi il 14 marzo 2024, la storia è simile : dimenticare è impossibile ,
anche se non per tutti .

Vito Totire, Rete per l’ecologia sociale (circolo “Chico” Mendes , Centro F.Lorusso) via Polese 30 4022 Bologna
Bologna, 2.4.2025

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