Verso lo sciopero nazionale della sanità
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Oggetto: Indizione stato di agitazione e avvio procedura di conciliazione – vertenza relativa al rinnovo CCNL di tutto il personale afferente il SSN.
Con la presente, la scrivente O.S., ai sensi e per gli effetti della Legge 146/90 e dell’Accordo Collettivo Nazionale del 22 settembre 2002, proclama lo stato di agitazione di tutto il personale impiegato nel settore del comparto sanità pubblica di tutto il territorio nazionale.
L’oggetto della controversia è costituito:
− dalla indisponibilità dimostrata nella bozza di ipotesi di CCNL del settore nella ricerca di soluzioni idonee al superamento del gravoso problema della carenza di organico, che rappresenta il motivo principale dei tagli dei servizi al cittadino e dell’aumento dei carichi di lavoro, che si ripercuote con effetti negativi sugli ordini di servizio impartiti al personale;
− dalle politiche di esternalizzazione dei servizi sanitari pubblici che si stanno mettendo in campo nelle Aziende sanitarie del SSN comportando una loro progressiva dismissione e un aumento dei costi;
− dalle deroghe previste dalla bozza datoriale sul rinnovo contrattuale sull’orario di lavoro che prevede la modifica dell’art.7 (riposo giornaliero) del DL.gs 66/2003; tale deroga al riposo giornaliero di 11 ore nelle 24 porterebbe ad un vero rapporto schiavile in cui si potrebbero lavorare continuativamente anche 24 ore senza riposo a danno della sicurezza del paziente e della qualità del servizio erogato;
− dall’assenza di una proposta accettabile di aumenti che vadano a recuperare la mancanza e la perdita di salario nei quasi 10 anni di mancato rinnovo del CCNL, aumento che non può essere al di sotto dei 300 euro mensili per tutte le categorie;
− dalla mancanza di aumenti di tutte le indennità del SSN ferme da oltre 20 anni.
Si chiede pertanto l’apertura di un tavolo di confronto tra Governo e la scrivente Organizzazione Sindacale per affrontare e risolvere le questioni poste.
Conseguentemente, deve ritenersi avviata la procedura conciliativa prevista dalle norme sopra menzionate, da esperirsi attraverso la convocazione delle parti in controversia entro il termine di cinque giorni lavorativi.
Roma, 2 febbraio 2018
USB – Pubblico Impiego
SANITA’
Riccardo Germani
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